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Russia Proteste a Vladivostok per i dazi sull’import di auto

Centinaia di arresti, giornalisti compresi. È l’esito della manifestazione che ieri a Vladivostok, nell’estremo oriente russo, ha visto un migliaio di persone scendere in piazza per protestare contro l’aumento dei dazi sull’importazione di auto nuove e usate. I manifestanti e alcuni giornalisti e fotografi hanno accusato la polizia di essere intervenuta quando la manifestazione si stava svolgendo in tutta tranquillità. Altri giornalisti hanno riferito di aver visto colleghi arrestati e picchiati dagli agenti. «I manifestanti si comportavano in modo pacifico», ma la polizia è intervenuta non appena hanno fatto la loro comparsa alcuni striscioni, ha detto Vladimir Sayapin, un fotografo dell’agenzia Itar-Tass. Decine di reporter, comprese intere troupes televisive russe e giapponesi, sono finiti in manette. «Ci hanno picchiati tutti, sia quelli che opponevano resistenza sia quelli che non lo facevano. Negli autobus della polizia il pavimento era macchiato di sangue», ha detto il fotografo. Sono state cinque finora a Vladivostok le manifestazioni contro l’aumento dei dazi sull’import di auto, deciso per aiutare i produttori di automobili russi. Secondo gli esperti, oltre 200mila persone lavorano nel commercio di auto importate nella regione di Primorie, nell’Estremo Oriente russo, dove rappresentano il 60% delle piccole imprese. La scorsa domenica almeno seimila persone hanno bloccato il traffico della città, compreso quello verso l’aeroporto locale.

Tra i motivi della protesta anche l’alto prezzo della benzina, nonostante il calo del petrolio, e il ventilato divieto delle auto con guida a destra, come le auto giapponesi, le più diffuse in questa zona.

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