Russo Spena: "È stato un errore cacciarlo, il governo non faccia appello"

Roma - Senatore Giovanni Russo Spena, sul caso Speciale il Prc non è d’accordo a ricorrere al Consiglio di Stato. Perché?
«La materia è delicata, e va affrontata anzitutto sul piano giuridico. La sentenza del Tar, d’altronde, era prevedibile».

In che senso prevedibile?
«Era prevedibile perché il tribunale amministrativo non giudica nel merito, ma sulla legittimità. Si attiene a princìpi molto precisi. In questo caso, mi pare che fosse evidente una carenza di motivazione nel provvedimento di rimozione di Speciale».

La motivazione del ministro Padoa-Schioppa era carente?
«Debole e reticente. Non è il solo caso, anche nella rimozione del consigliere Rai Petroni si è incorsi nello stesso errore. Con Speciale, si parlava di un generico esser venuto meno al dovere di fedeltà... ».

Ha sbagliato il ministro: non dovrebbe dimettersi?
«No, le dimissioni no. Anche perché noi siamo sempre contrari alle dimissioni di singoli ministri. Però che abbia sbagliato lo rilevo: sarebbe bene che il governo si astenesse da qualsiasi improvvisazione o disorganizzazione in certi atti... ».

Se c’è stata improvvisazione...
«Se esiste un profilo di responsabilità, in Padoa-Schioppa, non è certo né penale né amministrativo. Politico sì, ma non tale, mi pare, da richiedere dimissioni».

Neppure il comportamento di Visco le sembra così grave?
«Esiste una pronuncia che esclude responsabilità di Visco».

Pronuncia ambigua.
«Ambigua perché il dispositivo era un po’ come se dicesse: "Mancano le prove". Però noi ribadiamo la fiducia nel viceministro, e crediamo che questa vicenda sia strumentalizzata per la sua azione nel campo dell’evasione fiscale».

Meglio niente ricorso?
«Il governo credo che faccia bene ad attendere il parere dell’Avvocatura dello Stato, dopo aver visto le motivazioni della sentenza. Importante, dal nostro punto di vista esclusivamente politico, è che venga mantenuto un profilo di sobrietà. Non ci si impalchi in una vicenda giuridica così complessa... Il problema vero è se il generale Speciale sia o no all’altezza del suo compito.

Sarebbe bene aspettare che cosa diranno in proposito le indagini in corso da parte della Corte dei conti e della Procura. A quello che leggo, pare che alcuni comportamenti del generale non fossero proprio ineccepibili».

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