Per Rutelli viviamo nel paese della «Bella addormentata»

Ho acquistato il Corriere per cercare qualche commento all’ultimo scivolone di Prodi. Ho invece trovato una vera chicca nel fondo di Mario Monti che ne esce, agli occhi di un lettore appena smaliziato, come la bella addormentata nel bosco. Il nostro tesse le lodi di un programma di iniziative liberali presentato da Rutelli che «pone al centro il cittadino consumatore, per passare dall’economia corporativa a quella competitiva». Tale piano ha la pretesa di eliminare «le posizioni di rendita di alcune categorie o corporazioni, per ridurre il prezzo pagato dai consumatori e dalla competitività del Paese». Si propone inoltre di «rendere più efficienti le strutture di mercato, perché maggior concorrenza vuol dire vantaggio del consumatore; perché inoltre ne trarrebbero vantaggio soprattutto i giovani senza lavoro che solo da un’economia più competitiva e meno zavorrata da chiusure corporative possono attendersi un futuro con qualche speranza».

Ho riportato testualmente qualche frase, ma potrei continuare, perchá si possa valutare le profondità del sonno della nostra Bella: ma non lo sa con che tipo di alleati ha a che fare? E con quali forze il Rutelli pensa di realizzarlo? Non si rende conto che quello esposto è un programma di destra liberale che la sinistra non avallerà mai? Davanti a questi voli pindarici rimango a dir poco basito e mi domando una volta di più se aderire alla sinistra non presupponga, oggi come una volta, mandare preventivamente i cervelli all’ammasso.

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