S. Giacomo da chiudere Ma cosa diventerà?

Nel giorno in cui i medici, infermieri e pazienti del San Giacomo hanno sfilato davanti ai cancelli della Regione Lazio, inscenando un simbolico funerale del nosocomio, la polemica politica sul futuro dell’ospedale torna a infiammarsi. Il sindaco Alemanno è tornato a chiedere chiarezza sul futuro prossimo della storica struttura di via Canova. «Dobbiamo decidere sul cambio di destinazione d’uso del San Giacomo e sulla valorizzazione di quell’area - ha aggiunto il primo cittadino - ma questo cambio non ci sarà se non c’è chiarezza sul suo destino e sul perché di questa chiusura». La posizione di governo e regione Lazio, resta, per ora immutata: si procede come stabilito, il 30 di ottobre si chiude. Al termine della riunione con il ministro Sacconi, il presidente della regione Lazio, Marrazzo ha annunciato che presto avrà luogo un incontro a palazzo Chigi a cui prenderà parte anche Alemanno. «In quella sede - ha affermato il presidente della Regione - illustreremo la riorganizzazione della rete ospedaliera e il provvedimento sulla chiusura del San Giacomo». La chiusura è contestata anche da molti esponenti del Pdl capitolino.

Ferdinando Aiuti e Ugo Cassoni chiedono che Marrazzo riveda il piano di rientro e scongiuri la chiusura del nosocomio, dal canto suo Riccardo Milana, coordinatore romano del Pd, ha difeso le professionalità del San Giacomo affermando che «le questioni economiche e logistiche che porteranno alla chiusura del San Giacomo non hanno nulla a che vedere con la professionalità dei medici e del personale che lavora nell’ospedale».

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