SafeDriveH Guida sicura per le persone disabili

Vairano (Pavia)La mobilità individuale è un diritto di tutti, la selezione non deve basarsi sulle condizioni fisiche, dalla strada andrebbero piuttosto allontanati i cosiddetti «pericoli pubblici». Sulla scorta dei tre semplici concetti con cui Mauro Tedeschini, direttore del mensile Quattroruote, ha aperto il suo intervento, l’Automotive safety centre (Asc) di Vairano (Pavia) ha presentato «SafeDriveH», corso di guida sicura per persone diversamente abili. Inserito all’interno di un programma che dal 2005 offre «GuidaSicura Quattroruote», «Fuoristrada» e «Mezzi Pesanti», nell’intenzione vorrebbe elevarsi a una «sorta di appuntamento per fare ricerca e sviluppo», come ha precisato Paolo Mauri, amministratore delegato di Asc, il quale ha reso noto l’impegno assunto con il territorio «perché il corso sia erogato a costo zero».
Da qui una campagna di raccolta fondi che vedrà il magazine muoversi in prima fila. SafeDriveH, che si rivolge a soggetti già in possesso di patente, reduci da un percorso terapeutico di riabilitazione, può contare sul sostegno offerto da Mercedes-Benz Italia, HandyTech, marchio che si occupa di studiare e realizzare allestimenti e prodotti ad hoc per la guida, e Filos Sport, realtà nata nel 2005 per volontà di Gianni Luca Tassi, pilota disabile. Il corso, dal respiro nazionale, interesserà gli impianti Asc di Vairano e Isam di Anagni (Frosinone). Sarà effettuato su quattro speciali Mercedes Classe A con trasmissione automatica (anche con allestimenti per tetraplegici). Gli allievi, massimo una decina per volta, saranno seguiti da quattro istruttori dedicati e da personale di supporto. In Italia al momento sono 680mila le patenti speciali in vigore e ogni anno ne vengono rilasciate 14mila. Gli allievi per un giorno impareranno (e proveranno) le tecniche più efficaci per una frenata d’emergenza o in curva, per slalom e retromarcia, per evitare ostacoli e contrastare il sottosterzo.

«Il progetto vorrebbe andare oltre i contenuti del corso - ha ripreso Mauri -; vorremmo fungere da collaudatori di sistemi innovativi, creando, anche grazie all’aiuto del direttore Tedeschini, un ponte da un lato verso i costruttori di auto e dall’altro verso il mondo universitario». E la sfida è ancora aperta. Entro sei mesi è annunciata un’espansione verso le due ruote, mentre in un futuro non immediato si pensa ai possessori di patenti C e D.

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