
"A seguito di un'attenta valutazione sarà modificato il calendario di avvio delle limitazioni di accesso ad Area B riguardanti alcune classi di motoveicoli". Finalmente l'annuncio tanto atteso, forse un primo segnale di quella "discontinuità" chiesta al sindaco Giuseppe Sala che ieri ha diffuso un comunicato insolitamente a sua firma, per annunciare che "l'estensione del sistema MoVe-In ai motocicli e ciclomotori è uno strumento che consente di applicare criteri ambientali in modo equo e proporzionale anche a questa categoria di veicoli, garantendo un trattamento omogeneo rispetto a quello già previsto per le automobili". Aggiungendo che "alla luce della consistenza del parco circolante ancora interessato dai divieti previsti dal 1° ottobre 2025 e della necessità di consentire ai cittadini un tempo congruo per adeguarsi, riteniamo opportuno proporre un posticipo di un anno dell'entrata in vigore di tali limitazioni". Questo, conclude, "permetterà di accompagnare con maggiore gradualità la transizione e sostenere le fasce di popolazione più esposte, senza comprometterne gli obiettivi ambientali". Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Nel frattempo Palazzo Lombardia annuncia che a seguito della decisione del Governo, Regione Lombardia ha deciso di posticipare di un anno l'entrata in vigore delle restrizioni alla circolazione dei veicoli Euro 5, dal prossimo primo ottobre al primo ottobre 2026.
"Questa decisione - ha spiegato l'assessore regionale Giorgio Maione, dopo l'approvazione da parte della giunta della delibera proposta con l'assessore all'Agricoltura Alessandro Beduschi - evita il blocco immediato di oltre 400mila veicoli e concede più tempo per affrontare in modo equilibrato la transizione. Ci adeguiamo alla norma nazionale e lavoriamo per soluzioni che permettano ai cittadini di continuare a usare i propri mezzi nei grandi centri urbani".