Negozi aperti «per saldi» anche il giorno della Befana. Ieri lassessore comunale al Commercio Roberto Predolin ha autorizzato i commercianti ad alzare la saracinesca dopodomani in tutta la città, senza il rischio di incappare in una multa. Doppia concessione, dopo quella già prevista per domenica. «Non era mai successo che facessimo due deroghe al divieto di tenere aperto di domenica o nelle festività in tutta Milano, e non solo in zona 1, a distanza così ravvicinata - ammette lassessore -. Ma con il blocco del traffico fissato per sabato, cioè tra i giorni clou per i saldi, i disagi erano evidenti». Ascomoda, che allinterno dellUnione del commercio rappresenta i negozi di abbigliamento, anche su richiesta delle associazioni di via, ha invitato il Comune di autorizzare le aperture anche il giorno della Befana. E Predolin chiederà allassessore regionale Franco Nicoli Cristiani «di non conteggiare almeno una delle due deroghe tra le 8 concesse in un anno ai commercianti».
Da domani, dunque, la corsa alle vendite scontate in città parte a tutto gas, con 4 giorni ininterrotti di negozi tutti aperti. «Per i piccoli negozi a gestione familiare sarà un grande sacrificio - ammette il presidente di Ascomoda, Renato Borghi -, ma speriamo ne valga la pena. Dalle vendite natalizie sono arrivati timidi segnali di ripresa, ed è un momento in cui bisogna fare il possibile per tentare di star dietro alle richieste». Senza la concessione per il 6 gennaio, secondo Borghi «si sarebbe acuita ancora di più la discriminazione tra centro e periferia».
E prima che inizi la corsa agli affari, sono già scattate le polemiche. Per il Codacons «la stragrande maggioranza dei commercianti offre già sconti, guarda caso, equivalenti a quelli che normalmente si fanno in periodo di saldi, un evidente aggiramento della normativa regionale».
Saldi, da domani caccia allaffare Negozi aperti anche per lEpifania
Predolin: «Deroghe anche per domenica» Borghi (Ascomoda): «Segnali di ripresa»
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