Cronaca locale

"We", l'installazione di Philip Morris accende il Fuorisalone

Negli spazi dell'Opificio 31 la monumentale installazione realizzata Truly Design Crew per Philip Morris. Luci, forme e colori si fondono e sorprendono. "Così abbiamo elaborato il concetto di community"

"We", l'installazione di Philip Morris accende il Fuorisalone

Luci, forme e colori si intersecano tra loro, sino a formare un'opera unica. Di grande impatto. Il tutto e le sue parti ridisegnano così la realtà. Un'installazione monumentale illumina la Milano Design Week, imponendosi - è proprio il caso di dirlo - come una delle creazioni più imperdibili dell'evento. Si tratta della creazione di temporary art intitolata "We", proposta da Philip Morris e realizzata da Truly Design Crew, collettivo di artisti urbani attivi dal 1996 e particolarmente noti sulla scena internazionale. Il lavoro, unico nel suo genere, è ospitato negli spazi del Fuorisalone gestiti da IQOS, che anche quest'anno ha rafforzato e rielaborato il legame tra arte e innovazione.

Visitabile e aperta al pubblico dal 7 al 12 giugno 2022, all'interno dell’Opificio 31 (in via Tortona 31 a Milano), la monumentale opera è stata svelata per la prima volta nel corso di un esclusivo evento andato in scena ieri, 6 giugno. La serata, partecipatissima, è stata arricchita anche dall'esibizione a sorpresa della cantante Elodie, che sul palco di IQOS ha proposto alcuni dei suoi successi musicali. Durante il momento di festa, Philip Morris ha alzato il sipario sul proprio "quartier generale" per la Milano Design Week e ha acceso i riflettori sull'installazione "We", una creazione che guarda al futuro omaggiando i diversi punti di vista di ogni singolo membro della community di IQOS. Tale concetto, ribadito anche da Gianluca Iannelli, Head of Marketing & Digital di Philip Morris Italia, ha preso forma attraverso l'utilizzo della distorsione anamorfica, un escamotage artistico la cui solidità si dissolve rapidamente una volta lontani dal corretto punto di vista.

"Ognuno può scegliere la propria prospettiva e questo crea una combinazione di luci, forme e colori del tutto particolare", hanno raccontato a IlGiornale.it gli artisti di Truly Design Crew. L'idea del monumentale graffito - hanno spiegato - è stata elaborata pensando all'impatto positivo che il progresso può avere sugli individui e sulle comunità. "Abbiamo sviluppato il concetto di community ben rappresentato da IQOS. Vogliamo pensare che ogni piccolo tassello della nostra opera sia come una persona, che diventa parte di una comunità e partecipa alla creazione di qualcosa di più grande", hanno aggiunto i giovani creatori dell'opera, confidando di aver tratto ispirazione anche dai grandi capolavori dell'arte e dell'architettura legati proprio alla città di Milano.

"Alla biblioteca ambrosiana c'è un disegno di Leonardo considerato il primo esempio di anamorfosi. Da Leonardo in poi, tanti hanno giocato su quello che ancora oggi è il nostro concetto di arte visiva", hanno osservato i ragazzi di Truly Design Crew. Allo svelamento ufficiale dell'opera, tantissimi gli smartphone puntati verso la grande e luminosa parete realizzata per Philip Morris. E poi, via con gli scatti artistici e le inquadrature più "instagrammabili": nell'era dei social, l'installazione "We" sembra fatta apposta per essere immortalata e condivisa.

Dunque, tappa consigliatissima non solo agli appassionati di arte e di design, ma anche ai curiosi che nel corso della settimana prenderanno d'assalto le iniziative del Fuorisalone. Peraltro, gli spazi nei quali Philip Morris accoglie i visitatori hanno uno sguardo orientato al futuro e alla sostenibilità.

E questa sì, è vera innovazione.

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