Salute

«Assistiamo le famiglie E quello della badante è un problema nostro»

Il responsabile della divisione Family Care: «Gestiamo contratti, Tfr e sostituzioni»

Onofrio Lopez

Danilo Arcaini, responsabile della divisione Family Care di Openjobmetis, come si è sviluppato il vostro impegno nel settore dell'assistenza familiare?

«La divisione Family Care si è sviluppata nel 2015 sulla base delle segnalazioni dei Comuni, con cui collaboravamo, relative ai contenziosi avviati da molte badanti al termine del loro rapporto di lavoro. Era, infatti, diffusa la prassi di assumerle in nero e regolarizzarle solo successivamente. Questo ha determinato il sorgere di contenziosi dai 3mila ai 5mila euro e oltre, perché le famiglie non si rendevano conto di doversi comportare come un vero datore di lavoro computando le ferie e accantonando Tfr e contributi previdenziali. Abbiamo quindi compreso di poterci impegnare anche in questo settore in quanto gli unici attori autorizzati a usare il contratto nazionale colf e badanti sono le famiglie e le agenzie per il lavoro».

Quali sono stati i primi passi compiuti?

«Abbiamo dato mandato al Censis di vedere quante fossero le famiglie che utilizzavano questo servizio e abbiamo osservato che coinvolgeva un milione e duecentomila persone. Abbiamo così compreso le potenzialità del settore. La badante per noi rappresentava una figura professionale nuova, così abbiamo stretto un rapporto con un operatore del settore che si occupava di assistenza e l'abbiamo inserito all'interno della nostra struttura, acquisendo il know how che non avevamo. Occorre sottolineare che le cooperative socio-assistenziali non sono autorizzate all'intermediazione di manodopera, a differenza di un'agenzia per il lavoro. I prezzi che pratichiamo sono comprensivi di contributi e ratei del Tfr e garantiscono la sicurezza delle assunzioni che possono anche essere a tempo indeterminato. Infine, possiamo garantire un servizio badanti sia conviventi sia a ore».

Un plus del servizio è la sostituzione durante le ferie.

«Le badanti sono per circa il 90% romene e, quando tornano dai propri familiari, offriamo il servizio di sostituzione che può durare da tre settimane fino a un mese e mezzo, finché la titolare non sia ritornata al proprio posto di lavoro».

Parliamo della gestione delle pratiche e della fatturazione dei costi.

«Gestiamo le pratiche burocratiche, gli accantonamenti del Tfr e della tredicesima, nonché il computo delle ferie. Sono compiti che le famiglie generalmente assolvono affidandosi a un patronato o a un Caf. Ci occupiamo di tutta la parte amministrativa, verificando anche che ci sia la possibilità di effettuare le detrazioni fiscali previste per questo tipo di servizio».

Che cosa c'è all'orizzonte per la divisione Family Care di Openjobmetis?

«Noi cerchiamo di fornire alle famiglie tutto ciò che è utile per la cura del proprio caro. Abbiamo acquisito l'app Badaplus per dare informazioni in tempo reale sui congiunti e, inoltre, in futuro ci stiamo organizzando per offrire ausili come carrozzine e materassi antidecubito qualora non siano garantiti direttamente dal servizio pubblico. Tra gli strumenti che completano l'assistenza domiciliare c'è anche il servizio di trasporto per gli ospedali. Infine, non bisogna dimenticare che le nostre badanti, prima di essere impiegate, seguono corsi di formazione che le preparano sia all'utilizzo dei presidi medico-chirurgici sia a fornire un servizio completo, inclusa la preparazione della pasta secondo la ricetta italiana».

Come funziona l'app Badaplus?

«È un'applicazione che garantisce la comunicazione tra la famiglia e la badante in modo da potere essere costantemente informati sullo stato di salute del proprio caro. Ad esempio, la badante tramite Badaplus può confermare di aver somministrato i medicinali prescritti o di aver misurato la pressione. Badaplus, inoltre, segnala la farmacia più vicina ein futuro consentirà anche di gestire tutta la parte amministrativa del rapporto di lavoro».

A proposito di farmacie, come procede l'accordo con Federfarma per la segnalazione del vostro servizio?

«Abbiamo posizionato i nostri blister all'interno delle farmacie nelle province di Varese, Milano, Novara e Pordenone in modo tale che gli interessati possano contattarci direttamente.

L'iniziativa prosegue e vogliamo rafforzarla ulteriormente anche attraverso l'app Badaplus».

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