Capillari fragili e lividi, ecco cosa fare

La fragilità capillare è un disturbo che interessa in particolar modo il sesso femminile. L'adozione di alcune semplici regole è in grado di migliorare la problematica

Capillari fragili e lividi, ecco cosa fare

È un disturbo molto diffuso in particolar modo fra la popolazione femminile e spesso è fonte di imbarazzo. I capillari fragili sono fastidiosi inestetismi localizzati soprattutto sul viso e sulle gambe e caratterizzati da macchie emorragiche (ecchimosi, petecchie, lividi) con una cromia brunastra e con un'estensione variabile. Il nostro corpo è percorso interamente da vasi di differenti dimensioni. I più piccoli sono proprio i capillari e il loro compito è quello di trasportare i nutrienti e di eliminare al tempo stesso le sostanze di scarto. Quando i capillari si dilatano e diventano evidenti prendono il nome di teleangectasie. Vanno così a formare quella caratteristica "ragnatela" di colore bluastra e rossastra che molte donne considerano antiestetica.

Ma quali sono le cause dei capillari fragili? Esse sono numerose e variano da soggetto a soggetto. Tra le più frequenti ritroviamo:

  • Problematiche di circolazione. Spesso a scatenare il disturbo è un'insufficienza venosa responsabile, altresì, delle vene varicose o varici
  • Fattori genetici
  • Squilibri ormonali. Sono frequenti durante la gravidanza, nel periodo che precede l'arrivo delle mestruazioni e con l'assunzione della pillola anticoncezionale
  • Fattori climatici, come il caldo e l'eccessiva esposizione al sole
  • Stress
  • Attività fisica assente o carente
  • Sovrappeso e obesità
  • Fumo di sigaretta
  • Eccessivo consumo di alcol
  • Deficit vitaminici
  • Ipersurrenalismo
  • Sindrome di Cushing

Nei casi più gravi si assiste alla comparsa di una condizione nota come porpora caratterizzata dalla formazione di emorragie spontanee o in seguito a traumi di lieve entità.

Cosa fare in caso di capillari fragili

Che siano la conseguenza di una patologia o un semplice inestetismo, i capillari fragili possono essere contrastati con l'adozione di sane abitudini. In primo luogo è necessario rivedere la propria alimentazione. La dieta ideale deve fornire il giusto apporto di vitamine (soprattutto K e C), di omega 3 e di antiossidanti. Via libera, dunque, a frutti di bosco, agrumi, verdure a foglie verdi, cereali, uva, pesce e tè verde. Da evitare il consumo di alcol e il fumo di sigaretta che amplifica l'azione dannosa dei radicali liberi. Utili gli integratori a base di ippocastano, mirtillo nero e vite rossa.

L'esercizio fisico è fondamentale e deve essere praticato con costanza, quindi almeno 2-3 volte a settimana. Per riattivare la microcircolazione sono da preferire attività come la camminata veloce, la bicicletta e lo stretching.

Sia durante lo sport che tutti i giorni si devono indossare abiti comodi e non attillati. I tacchi vanno riservati solo alle occasioni importanti. A fine giornata è consigliato sollevare le gambe con l'aiuto di un cuscino e frizionarle con getti di acqua fredda da alternare a quelli di acqua calda.

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