Carcinoma gastrico, cosa migliora la sopravvivenza

I risultati dello studio 'DESTINY-Gastric01' sono stati presentati durante il congresso virtuale 2020 dell'ASCO e pubblicati simultaneamente sul 'The New England Journal of Medicine'

Carcinoma gastrico, cosa migliora la sopravvivenza

È la quinta forma cancerosa più comune al mondo e la terza principale causa di morte. Nei casi di malattia metastatica il tasso di sopravvivenza a 5 anni si aggira attorno al 5%. Nel 2018 sono state registrate circa un milione di nuove diagnosi e 783mila decessi. Il carcinoma gastrico (o dello stomaco) è una neoplasia che si sviluppa a partire da una cellula 'impazzita' di quest'organo. Lungo circa 25 centimentri e protetto dal peritoneo, esso rappresenta la porzione dell'apparato digerente entro cui si raccolgono gli alimenti ingeriti e dove avviene la digestione delle proteine e dei carboidrati. Circa un carcinoma gastrico su cinque risulta essere HER2-positivo. L'HER2 è un recettore di membrana tirosin-chinasico presente sulla superficie delle cellule di molti tipi di tumori (del seno, del colon, del polmone). In alcune tipologie di cancro la sovraespressione di HER2 è associata a una specifica alterazione genetica, nota come amplificazione, e alla maggiore probabilità di sviluppare una patologia aggressiva con prognosi infausta.

Non sono ancora note le cause del carcinoma gastrico. Esistono, tuttavia, fattori di rischio in grado di influenzare la sua comparsa. Tra questi i primi sono sicuramente quelli ereditari. Vi sono, infatti, alcune malattie geneticamente determinate da tenere d'occhio, come ad esempio il tumore allo stomaco diffuso ereditario che si caratterizza per una mutazione a carico del gene CDH1. Non meno nota è la sindrome di Lynch di tipo II. Sotto la lente di ingrandimento anche i fattori di rischio nutrizionali. A tal proposito è pericolosa una dieta che comprende il consumo eccessivo di alimenti affumicati, fritti, di origine animale, conservati all'interno di buste di plastica, ricchi di nitriti e contaminati da aflatossine. Da non sottovalutare, infine, l'appartenenza al gruppo sanguigno A, i polipi gastrici, l'anemia perniciosa, l'obesità, il sovrappeso. Ancora il fumo di sigaretta, l'infezione da Helicobacter Pylori, l'ulcera gastrica e la gastrite atrofica autoimmune.

La sintomatologia del carcinoma gastrico si palesa dopo una prima fase asintomatica o caratterizzata da manifestazioni cliniche aspecifiche. Agli esordi i sintomi sono di carattere digestivo e includono: dispepsia, sensazione di pienezza e di fastidio in corrispondenza dell'epigastrio, bruciore di stomaco, episodi di indigestione. Ancora rigurgiti, vomito, nausea, alternanza di stipsi e diarrea, dolore epigastrico che segue i pasti. Talvolta a questi disturbi si associano segni di carattere generale quali febbre, perdita di appetito, anoressia, facile affaticamento. A mano a mano che il carcinoma gastrico progredisce, la sintomatologia diviene più ampia e comprende: edema, ematemesi, melena, algia dietro lo sterno e alla parte inferiore dell'addome, epatomegalia, ascite, anemia sideropenica e iperpigmentazione della cute.

Una nuova speranza per i pazienti affetti da carcinoma gastrico HER2-positivo arriva dallo studio 'DESTINY-Gastric01', i cui risultati sono stati presentati durante il congresso virtuale dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO) del 2020 e pubblicati simultaneamente sul 'The New England Journal of Medicine'. Secondo gli scienziati l'anticorpo coniugato trastuzumab deruxtecan porta a un miglioramento clinicamente e statisticamente significativo della risposta obiettiva (ORR) e della sopravvivenza complessiva (OS) rispetto alla chemioterapia nei malati. Nato dalla ricerca di Daiichi Sankyo insieme ad AstraZeneca, trastuzumab deruxtecan è un medicinale antineoplastico mirato che fornisce un agente citotossico alle cellule cancerose mediante un chemioterapico legato a un anticorpo monoclonale diretto contro uno specifico bersaglio espresso dalle cellule tumorali.

Lo studio randomizzato e multicentrico che ha coinvolto 118 pazienti giapponesi e sudcoreani malati di carcinoma gastrico avanzato con espressione di HER2-positivo, ha confermato il miglioramento della risposta obiettiva (ORR) e della sopravvivenza complessiva (OS). In particolare il tasso di risposta obiettiva è stato del 42,9% con trastuzumab deruxtecan in monoterapia, rispetto al 12,5% osservato nei soggetti trattati con chemioterapia.

Per quanto riguarda la sopravvivenza complessiva, i pazienti curati con l'anticorpo coniugato hanno mostrato una riduzione del 41% del rischio di morte rispetto agli individui sottoposti al trattamento chemioterapico. La sopravvivenza mediana complessiva è stata di 12,5 mesi contro gli 8,4 mesi della cura alternativa a trastuzumab deruxtecan.

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