Salute

Dal freddo alla sepoltura, ecco le fobie più insolite

Sono molte le fobie insolite diffuse nella popolazione, alcune tanto forti da compromettere la qualità della vita: ecco le più comuni

Dal freddo alla sepoltura, ecco le fobie più insolite

La popolazione mondiale è condizionata dalle fobie, una presenza debilitante che poduce ansia e paura, condizionando la vita di molti. Benché si possa pensare siano difficili da scovare e poco frequenti, la loro è una diffusione reale e massiccia, tanto da colpire il 10% della popolazione mondiale. Si possono palesare in modo irrazionale, persistente e continuativo, con intensità sicuramente differenti e con motivazioni da sondare e analizzare, anche con l'aiuto del terapeuta.

Ecco le fobie più diffuse.

  • Panofobia: la paura di aver paura di tutto senza una motivazione apparente, è nota anche come omnifobia o pantofobia;
  • Amatofobia: ansia legata alla presenza della polvere, un terrore tipico di chi è costretto a lavorare in ambienti molto polverosi, come i bibliotecari;
  • Tafofobia: il terrore di essere sepolti da vivi, una paura nata nel 1700 quando per colpa della peste le persone erano angosciate dall'idea di finire sotto terra per errore o, ancora, essere dichiarate morte durante la malattia;
  • Globofobia: è la paura dei palloncini gonfiabili colorati e facili allo scoppio;
  • Hipopotomonstrosesquipedaliofobia: questo termine lungo e impronunciabile è, ironia della sorte, la paura delle parole lunghe;
  • Aracnofobia: terrore feroce e ossessivo dei ragni;
  • Chaetofobia: capelli come motivo d'ansia, il solo contatto con gli stessi produce angoscia;
  • Eisoptrofobia: specchi e riflesso, il solo osservare l'immagine riflessa produce paura e depressione;
  • Ommetafobia: non timidezza o riservatezza, ma una reale paura nel guardare nell'occhi l'interlocutore rendendo complessa la conversazione;
  • Belonefobia: è tipica di chi teme tutto ciò che punge e taglia come aghi, lame, spilli, coltelli, vetro;
  • Arachibuytrofobia: è legata al burro di arachidi e a tutti quei cibi morbidi, pastosi e appiccicosi in grado di attaccarsi saldamente al palato;
  • Peladofobia: c'è chi teme i capelli e chi ha paura delle persone completamente calve, è un'ansia legata sia alla perdita della chioma che alla vicinanza di una persona priva di capigliatura;
  • Fonofobia: suoni e rumori, la loro presenza può favorire ansia e stress e il terrore che possano provocare dolore, a prescindere dal livello degli stessi;
  • Numerofobia: lo dice il nome stesso, è la paura dei numeri, in particolare il 13 e il 666 perché portatori di sfortuna;
  • Allodoxafobia: è uno stress dato dalla bassa autostima legata alle opinioni altrui, il timore di ricevere commenti di vario tipo;
  • Mirmecofobia: riguarda chi è terrorizzato dalla presenza delle formiche;
  • Pogonofobia: la presenza della barba e l'ansia legata alla sua visione;
  • Talassofobia: nulla di più bello del mare e dell'oceano, eppure le sue acque profonde possono favorire paura e terrore, legato in particolare alla presenza di creature nascoste e all'ignoto;
  • Papafobia: anomala e strana, c'è chi teme la figura del Papa: la sola visione gli procura terrore;
  • Omfalofobia: si trova al centro del corpo e in tanti lo ignorano, eppure toccarsi l'ombelico può essere motivo di terrore, magari perché legato al rifiuto di sfiorare quella particolare zona del corpo;
  • Clinofobia: il sonno come pausa ristoratrice della giornata, ma in tanti temono l'arrivo di Morfeo e l'idea di abbandonarsi al riposo. L'ansia di staccarsi dalla realtà è legata all'angoscia della morte e può condurre all'insonnia;
  • Cromatofobia: pura dei colori e delle tonalità, perché riconducibili a traumi personali e momenti negativi;
  • Aerofobia: ansia legata alla presenza dell'aria e al vento, soffiare aria sul viso di una persona che ne teme la presenza scatena spasmi muscolari e rabbia;
  • Alectorofobia: terrore dei polli e delle galline, considerate aggressive e pronte ad attaccare.
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