Una ricerca scientifica eseguita da un dermatologo londinese ha evidenziato che scattarsi un selfie fa più male alla pelle dei raggi Uv prodotti dal sole.
Il dottor Simon Zokaie, specializzato in dermatologia, londinese e laureto all'università di Manchester ha studiato la trasformazione della pelle di Mehreen Baig, una blogger inglese. La donna produceva circa 50 selfie al giorno, una cavia perfetta. Durante l'esperimento, ha notato come nel corso dei mesi e dei molteplici selfie la sua pelle presentasse la comparsa di lentiggini, pori dilatati e addirittura qualche macchia. Lo scienziato ha deciso così di usare uno speciale scanner per identifiare gli effetti della luce Hev, anche detta luce blu, che è dannosa per la salute. Questo tipo di luce si attiva quando ci si scatta una foto con i telefonini, è molto simile ai raggi ultravioletti, dannosi alla pelle e colpevole dell'invecchiamento precoce.
"Sulla pelle erano già presenti danni sottocutanei ancora non visibili a occhio nudo ma con speciali macchinari erano molto evidenti" ha spiegato il dermatolgo. Ha inoltre osservato il cambio della pigmentazione della pelle e l'inizio della comparsa di macchie scure.
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