Salute

Il legame tra attività fisica e malattie ai reni

Svolgere una costante attività fisica durante la settimana aiuta a prevenire l’insorgere di malattie renali croniche. Lo dimostra uno studio dell’Università di Hong Kong pubblicato sul British Jounal of Sports Medecine

Il legame tra attività fisica e malattie ai reni

L’attività fisica è sempre una garanzia di benessere e salute per il nostro organismo.

È considerata anche uno strumento di prevenzione per l’insorgere delle malattie ai reni. Aumentare le dosi giornaliere di attività fisica ci tutela dalle malattie renali soprattutto quelle di tipo cronico. A confermarlo è uno studio recente che è stato pubblicato in questi giorni sulla rivista scientifica British Journal of Sports Medicine.

In questo studio si dimostra che chi si dedica all’attività fisica costantemente ha una probabilità del 9% in meno di sviluppare malattie dei reni rispetto a chi è sedentario. Lo stesso vale per chi si dedica alla corsa almeno un paio di volte a settimana. È sufficiente anche una piacevole camminata all’aria aperta di un’ora ogni giorno per godere dello stesso effetto.

I reni sono organi di vitale importanza. Le loro funzioni per il nostro organismo non sono assolutamente da sottovalutare. Questi organi non solo svolgono un’importante azione filtrante. Sono in grado di produrre diversi ormoni che servono a regolare la crescita dei globuli rossi e l'equilibrio della pressione del sangue. Purtroppo nel mondo oltre 800 milioni di persone sono affette da malattie renali. Chi ne soffre è esposto di più al rischio di infarti e ictus.

In passato sono stati effettuati molteplici studi che hanno dimostrato che l'esercizio fisico può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. In essi non era stato chiarito quanto invece fosse importante anche per prevenire le malattie ai reni. Questo nuovo studio che chiarisce tutti i dubbi al riguardo è stato eseguito dai ricercatori dell'Università cinese di Hong Kong. Essi hanno seguito quasi 200.000 adulti per un massimo di 18 anni. Tra di essi circa 11.000 hanno sviluppato una malattia renale cronica. Il team ha scoperto che le persone con bassi livelli di attività fisica, ovvero che camminavano 15 minuti al giorno, avevano il 7% di probabilità in meno rispetto a quelle sedentarie di sviluppare disfunzione renale. E il beneficio cresceva con l'aumentare della dose. È emerso infatti che chi ne eseguiva alti livelli attraverso camminate quotidiane di più almeno un'ora ogni giorno o corse di almeno 2 ore a settimana, aveva una probabilità del 9% in meno.

Ancora una volta si dimostra quanto uno stile di vita sedentario non faccia bene al nostro organismo.

I risultati del team di ricerca cinese sono l’ennesima conferma di quanto un’attività fisica svolta regolarmente sia in grado di mitigare il deterioramento legato all'età nella funzione renale.

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