Coronavirus

Covid, così ha influenzato le altre pandemie mondiali

I dati emersi da un report condotto dal Fondo globale non sono incoraggianti. La pandemia Covid ha avuto un forte impatto su altre patologie: ecco cosa è successo

L'impatto del Covid sulle altre grandi epidemie mondiali

I dati forniti dal rapporto Fondo globale in merito al Covid non sono affatto incoraggianti. L'organizzazione non governativa, infatti, afferma che nel 2020 la pandemia ha avuto un impatto devastante sulla lotta contro l'Hiv, la malaria e la tubercolosi (TBC). Nonostante siano stati compiuti dei progressi, per la prima volta si è registrato un calo nelle diagnosi e nella cura di queste malattie. Secondo Peter Sands, direttore esecutivo del Fondo globale, i numeri hanno confermato ciò che si temeva sarebbe potuto accadere quando l'infezione di coronavirus si è estesa a livello mondiale e hanno, di conseguenza, costretto gli operatori sanitari impegnati in prima linea a rivedere la scala delle priorità.

Lo scorso anno il numero di persone in cura per la tubercolosi resistente ai farmaci nei Paesi in cui investe l'organizzazione è diminuito di un allarmante 19%. La percentuale di soggetti in trattamento per la TBC ha registrato un calo ancora più netto pari al 37%. Il numero di pazienti affetti da tubercolosi, positivi all'Hiv e sottoposti a terapia antiretrovirale e antitubercolare è calato del 16%. L'analisi ha altresì evidenziato una marcata riduzione dei servizi di test e prevenzione dell'Hiv per popolazioni vulnerabili. Per la precisione il numero di individui usufruenti di tali prestazioni è calato dell'11%, nei giovani la percentuale è del 12%. A diminuire, infine, anche il numero di madri in terapia farmacologica per prevenire la trasmissione dell'Hiv al feto (4,5%).

Rispetto alla tubercolosi e all'Hiv, sembra che gli interventi per contrastare la malaria siano stati interessati meno significativamente dal Covid. Le attività di prevenzione, infatti, si sono mantenute stabili o hanno registrato un aumento rispetto al 2019 grazie alle misure di adattamento, alla diligenza e all'innovazione degli operatori sanitari sul territorio. Il numero di zanzariere distribuite è cresciuto del 17% e quello delle strutture trattate con insetticidi spray residuali per ambienti interni (IRS) è aumentato del 3%. Nel 2020, 11,5 milioni di gestanti sono state sottoposte a terapia preventiva. Tuttavia i casi di sospetta malaria sottoposti a test sono diminuiti del 4,3% e il progresso contro la patologia ha raggiunto una fase di stallo.

La risposta rapida e determinata al Covid da parte del Fondo globale ha evitato esiti peggiori. Nel 2020 l'organizzazione ha speso 4,2 miliardi di dollari nella lotta all'Hiv, alla malaria, alla TBC e ha approvato il finanziamento di ulteriori 980 milioni di dollari da destinare alla battaglia contro il coronavirus. A partire da agosto 2021 il Fondo globale ha programmato la destinazione di 3,3 miliardi di dollari nei confronti di oltre 100 Paesi per l'adattamento dei programmi salvavita inerenti a codeste malattie, inclusi test, farmaci e forniture sanitarie fondamentali.

«Nonostante lo spaventoso impatto che ha avuto il Covid - ha affermato Sands -la pandemia ci offre la possibilità di costruire un mondo migliore, più equo e più sano. Insieme abbiamo cambiato la traiettoria dell'Hiv, della tubercolosi e della malaria, e siamo determinati a procedere in questo modo.

Se continuiamo a innovare e a collaborare, a livello globale, nazionale e locale, possiamo mettere fine a queste malattie, sconfiggere il coronavirus e porre basi più solide per la preparazione e la risposta alle pandemie future».

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