Salute

Peperoni, così colorano la tavola e preservano la salute

Sono tra gli ortaggi più amati sulla tavola e possiedono innumerevoli virtù. Così i peperoni fanno bene alla salute e portano l'allegria grazie al loro colore vivace e allegro

Peperoni, ecco perché fanno bene alla salute

Gustosi, colorati e salutari: stiamo parlando dei peperoni (Capsicum anuum L.), ovvero ortaggi appartenenti alla famiglia delle Solanaceae di cui fanno parte anche i pomodori, le melanzane e le patate. Il termine peperone molto probabilmente deriva dalla parola latina "capsa" cioè scatola e si riferisce alla sua forma che evoca l'immagine di un contenitore. Secondo altre ipotesi, invece, il nome discende dal greco "kapto" che significa "mordere avidamente". I peperoni, da cui è possibile ottenere diverse spezie tra cui la paprica e il peperoncino, non sono tutti uguali. Si differenziano, infatti, in base a:

  • forma: tonda, a campana, quadrangolare, a corno;
  • colore: rosso, verde, giallo;
  • sapore: dolce, piccante.

Scopriamo quali sono le loro proprietà e perché vengono considerati degli alleati della salute, soprattutto in estate quando la necessità di idratarsi diventa ancora più importante.

Peperoni, un po' di storia

Peperoni

I peperoni, originari dell'America centro-meridionale, furono importati in Europa dagli spagnoli durante la prima metà del XVI secolo e qui inizialmente erano conosciuti come "pepe del Brasile". In origine non venivano nemmeno consumati. Basti pensare, ad esempio, che Leonardo da Vinci li usava essiccati e pestati come colore per le sue opere d'arte. Altri, invece, li utilizzavano a mo' di ornamenti in casa e nei luoghi pubblici.

Un cambiamento si verificò nel Seicento quando iniziarono a comparire nella letteratura gastronomica ricette con i peperoni. Le più famose sono quelle del cuoco di corte palermitano Carlo Nascia che li proponeva cotti assieme al tacchino e quelle di Antonio Latini che, definendosi pioniere nell'uso di codesti ortaggi, ne ricavava salse per deliziare il palato dell'aristocrazia napoletana. Nel Settecento il cuoco, filosofo e letterato Vincenzo Corrado, nonostante parlava del peperone come di un cibo rustico e volgare, ammise che piaceva a molte persone.

Le proprietà dei peperoni

Peperoni

I peperoni sono gli ortaggi estivi per eccellenza. Essendo composti per il 92% di acqua, il loro consumo previene la disidratazione e favorisce la diuresi. Notevole è poi il contenuto di sali minerali quali fosforo, ferro, calcio, potassio e magnesio.

L'assorbimento del ferro è agevolato dalla vitamina C, la cui percentuale è quattro volte maggiore che negli agrumi. Nei peperoni sono presenti vitamine importanti come quelle del gruppo B, la vitamina E, J, K e la provitamina A o betacarotene.

La quantità di carotenoidi (licopene) e di polifenoli (luteolina, quercetina, violaxantina), invece, dipende dal colore dell'ortaggio. Un'altra sostanza presente, anche se in porzione ridotta rispetto al peperoncino, è la capsaicina le cui proprietà antibatteriche, antidiabetiche, antitumorali e analgesiche sono note da tempo. Buono, infine, l'apporto di fibre grazie alle quali i peperoni rientrano di diritto tra i cibi più consigliati per il controllo del peso.

Nonostante le numerose caratteristiche positive sono in molti a non digerire bene questo alimento. Innanzitutto la presenza sulla buccia di cellulosa in grandi quantità risulta indigesta. Si deve poi tener conto della solanina, una sostanza che in dosi massicce è tossica. Poiché i peperoni ne producono meno se coltivati in estate, è bene consumarli rispettando la stagionalità e preferire a quelle verdi, le varianti rosse e gialle.

I benefici per la salute dei peperoni

Peperoni

I vantaggi per la salute dei peperoni sono innumerevoli. I carotenoidi in essi contenuti svolgono un'importante azione antinfiammatoria e immunitaria in particolare a livello delle vie respiratorie. L'attività antiflogistica è data altresì dalla capsaicina, utile, secondo recenti studi, anche per contrastare l'accumulo di grasso e lo stress ossidativo.

A beneficiare del consumo di questi ortaggi è poi il sistema cardiocircolatorio. Il merito spetta alla quercetina e al potassio. La prima è un flavonoide che abbassa i valori della pressione sanguigna. Il secondo, invece, è un elettrolita che, consentendo una normale vasodilatazione, regola la frequenza cardiaca.

Se da una parte carotenoidi, vitamina C ed E, luteina e zinco riducono del 35% il rischio di sviluppare la cataratta e le degenerazioni maculari legate all'età, dall'altra le vitamine del gruppo B (in particolare la B6) hanno un effetto positivo sul sistema nervoso.

Determinano, ad esempio, un incremento dei livelli di serotonina e di norepinefrina e alleviano gli effetti collaterali derivanti dall'utilizzo di farmaci specifici per le terapie neurologiche.

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