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A San Babila Balich accende anche l'"Albero della gentilezza"

Realizzazione affidata alla tradizione mediterranea dei paratori, gli artigiani specializzati nell'allestimento delle decorazioni che illuminano città e paesi per le feste religiose e civili

A San Babila Balich accende anche l'"Albero della gentilezza"
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Un albero in centro, in piazzetta Giordano alla spalle di San Babila e uno in periferia in via Spezia. Così come previsto dal Natale degli alberi, il progetto ideato dal Gruppo Bracco nei giorni bui della pandemia e poi regalato al Comune per essere riproposto ogni anno. A sponsorizzarlo il Centro diagnostico italiano e a decidere il nome di "Albero della Gentilezza", la presidente Diana Bracco che per la sua ideazione ha incaricato il mago delle cerimonie olimpiche Marco Balich (con lei nella foto). Realizzazione affidata alla tradizione mediterranea dei paratori, gli artigiani specializzati nell'allestimento delle decorazioni che illuminano città e paesi per le feste religiose e civili. "Una tradizione - spiegano - reinterpretata da uno studio di giovani custodi di una continuità familiare e culturale: attraverso forme leggere e materiali naturali, viene restituita l'idea di un'arte che prepara e protegge". La struttura, composta da oltre 30mila luci a basso consumo e da legno interamente riciclabile, garantisce una riduzione energetica fino all'80% ed è concepita con moduli riutilizzabili con il messaggio luminoso: "Prendersi cura è il primo modo per voler bene".

"Questo Albero celebra la forza dei piccoli gesti, semplici e condivisi, capaci di diventare grandi quando vissuti insieme - le parole di Diana Bracco - Un invito all'attenzione verso gli altri, a prendersi cura.

Per noi rappresenta la sintesi di questo anno speciale, in cui abbiamo celebrato i 50 anni del Cdi dicendo innanzitutto grazie a Milano". E donando un contributo per supportare i servizi di cambio vestiti e docce dell'Opera San Francesco in via Kramer.

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