Il 62 per cento dei denunciati e il 71 degli arrestati, a Milano, sono stranieri. Così come stranieri sono più della metà degli imputati dei processi penali a Milano, e il 62 per cento dei detenuti a San Vittore.
I dati non sono frutto della fantasia di qualche razzista, ma risulta dalla inaugurazione dellanno giudiziario del Tribunale di Milano: «Il 55,71 per cento degli imputati nei processi sia monocratici che collegiali - si rileva - sono stati cittadini stranieri». Il dato degli imputati stranieri è aumentato di poco più dell1 per cento, e quello degli italiani si è ridotto di una percentuale corrispondente.
Questo è solo il primo di una serie di dati, una «cascata» numeri, che provano tutti la stessa cosa. Gli stranieri commettono più reati degli italiani, perché gli immigrati clandestini commettono più reati degli italiani (e degli stranieri regolari).
Un altro quadro utile lo fornisce la Polizia locale. Secondo la quale nel 2009, su 5.569 denunce e arresti, 3.405 sono a carico di stranieri. Dunque il 15 per cento della popolazione residente (199mila stranieri su 1,3 milioni residenti totali) è responsabile del 61 per cento dei reati. Siamo molto al di sopra dunque del tasso di delittuosità fisiologico (il 15 per cento dei reati). E - spiegano gli studiosi, ciò che fa «muovere» questo dato sono proprio gli irregolari, dal momento che il tasso di delittuosità degli stranieri regolari è praticamente pari a quello degli italiani.
In effetti la relazione del provveditore regionale per la Lombardia dellamministrazione penitenziaria certifica che gli stranieri rappresentano il 62 per cento della popolazione carceraria di San Vittore. Convergenti con questo quadro sono i dati della prefettura di Milano.
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