Tempo di pagelle. Anche la Regione Lombardia riceve la sua e, non cè che dire, i risultati sono buoni. Tanto da confermarla anche stavolta la prima della classe. La materia in cui sono stati raggiunti i risultati migliori è la più ostica: la sanità. Come dire, mentre tutti gli altri compagni non raggiungono la sufficienza, la Lombardia supera abbondantemente il sei. Cioè: mentre il disavanzo complessivo del sistema sanitario nazionale ammonta a 3,5 miliardi di euro, la Lombardia ha chiuso il 2008 con il segno più, in attivo di 10,1 milioni di euro. A promuovere a pieni voti i bilanci sanitari della Regione è la Corte dei Conti che mette sotto esame entrate e uscite del Pirellone nelle relazioni sul pre consuntivo 2008. I magistrati contabili, presieduti da Nicola Mastropasqua, hanno definito il bilancio lombardo «sano e trasparente» e hanno dedicato al tema della sanità un ampio capitolo, il più consistente di tutta la relazione.
«Due in particolare - sottolineano lassessore lombardo al Bilancio, Romano Colozzi e il presidente lombardo Roberto Formigoni - sono i fattori messi in atto e perfezionati nel corso dellanno e decisamente apprezzati dalla Corte, in riferimento soprattutto alla situazione generale di crisi economica: lulteriore riduzione della pressione fiscale e la velocizzazione dei tempi di pagamento dei fornitori del sistema sanitario». Entrando nel tecnico, la minor pressione fiscale è data dal fatto che la Regione nel 2008 ha diminuito laliquota delladdizionale sullimposta sulle persone fisiche a carico di coloro che hanno un reddito annuo inferiore ai 30.987,41 euro. Pressione fiscale ancora più leggera per chi a fine anno non supera un reddito di 15.493, 71 euro. la Corte dei conti ha confermato, insomma, che la Regione Lombardia è tra le poche regioni ad avere il bilancio in pareggio. «A fronte di un disavanzo complessivo del sistema sanitario nazionale - sottolinea la Corte dei conti nella sua relazione - di 3,5 miliardi di euro, la Lombardia ha chiuso il 2008 con il segno più, precisamente con un attivo di 10,1 milioni».
«Degne di rilievo - ci tiene a sottolineare il presidente Formigoni - nel corso del 2008, come rilevato dalla stessa Corte dei conti e di cui cono particolarmente fiero, sono risultate le azioni del governo regionale finalizzate alla riduzione dei tempi di pagamento ai fornitori delle aziende sanitarie». I fornitori dei materiali agli ospedali vengono pagati al massimo entro novanta giorni dal servizio. Un tempo di attesa dignitoso, soprattutto se paragonato ai 150 giorni di attesa delle altre regioni. In questo modo la Lombardia ha anche voluto andare incontro alle esigenze delle aziende, che in tempo di crisi, hanno qualche difficoltà in più ad aspettare di essere pagate.
Colozzi non ha nascosto la sua preoccupazione per «la pluralità di forme di controllo» del governo sulle attività delle Regioni e annuncia che se ne discuterà anche nella conferenza Stato Regioni. «Ci impegneremo decisamente - ha spiegato Colozzi - a riportare al Governo stesso le nostre preoccupazioni in relazione alla pluralità delle forme di verifica e controllo del Governo sulle attività regionali».
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