Per chi non riesce ad addormentarsi e per chi si trova sveglio nel bel mezzo della notte e non riesce a riprendere sonno, la soluzione è una sola. Parlarne con il proprio medico di medicina generale. Per evitare che la situazione peggiori, per non abusare di farmaci poco indicati e soprattutto per non trovarsi «schiacciato» dalle conseguenze della carenza di sonno. Questo il messaggio che viene dagli esperti in occasione della Giornata Nazionale del Dormiresano, che si celebra il 19 marzo. Per fronteggiare al meglio il nemico «insonnia» gli specialisti dell'Aims (Associazione Italiana Medicina del Sonno) e i medici della Simg (Società Italiana di Medicina Generale), grazie al supporto di sanofi-aventis, hanno messo a punto una Guida pratica per la gestione dell'insonnia, un documento di consenso destinato a costituire una «base» di lavoro comune per affrontare al meglio la patologia. L'iniziativa rappresenta un'ulteriore tappa del Progetto «Morfeo Dormiresano», percorso di ricerca e informazione per diffondere la cultura sui disturbi del sonno e sul loro pesante impatto sulla vita quotidiana. «Quando una persona dice di soffrire d'insonnia riferisce un sonno insufficiente per quantità o di scarsa qualità - spiega Gian Luigi Gigli, presidente Aims -.
Prima di tutto occorre indagare a fondo, per capire le caratteristiche dell'insonnia: c'è chi ha difficoltà ad addormentarsi, chi non riesce a mantenere un sonno continuo, chi si risveglia troppo presto, chi non si sente riposato nonostante dorma a sufficienza».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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