SanPaolo pronto all’Opa su Fideuram

Martedì i cda dell’istituto e della controllata Eurizon. Il titolo della società preda sospeso per due giorni

da Milano

È a una svolta il riassetto del polo assicurativo-finanziario del SanPaolo Imi. Martedì si riuniranno i consigli di amministrazione dell’istituto bancario torinese, della subholding Eurizon e della controllata Fideuram. Il motivo è stato comunicato in una nota diffusa nel pomeriggio di ieri: «deliberazioni in ordine all’assetto partecipativo di banca Fideuram». Una dizione sibillina che però secondo le aspettative del mercato ha un significato solo: vista anche la situazione di mercato il SanPaolo è ormai pronto per un’offerta sulle quote di minoranza di Fideuram (controllata al 73,4% da Eurizon, a sua volta controllata al 100% da SanPaolo), ultimo ostacolo perché la società, uno dei nomi più tradizionali del risparmio gestito in Italia, possa confluire nel nuovo polo a cui sta lavorando da qualche mese l’amministratore delegato di Eurizon, Mario Greco. E che questa sia la previsione della Borsa è confermato dall’andamento del titolo Fideuram negli ultimi giorni: mercoledì e giovedì tra i migliori del listino con rialzi che hanno superato il 4% al giorno, ieri in calo dello 0,68% a 4,55 euro. In tutti e tre i casi andamenti anomali rispetto al mercato riferimento, resi ancora più rilevanti dai volumi scambiati: ieri sono passati di mano 6 milioni di titoli di fronte a una media giornaliera dell’ultimo mese di 4,2 milioni.
Proprio per questo SanPaolo e Consob, dopo la comunicazione formale dell’inserimento all’ordine del giorno dei tre consigli di amministrazione della questione Fideuram, hanno deciso la soluzione più prudente: sospensione del titolo in Borsa fino al chiarimento della situazione, e cioè fino almeno al pomeriggio di martedì.
Il SanPaolo, terza banca italiana, nel novembre scorso aveva trasferito alla controllata Eurizon la sua quota in Fideuram. Nel frattempo aveva trasferito sotto il tetto di Eurizon anche il 100% di Aip (attività assicurative) e della sgr SanPaolo Asset management. In programma c’è la quotazione di Eurizon, prevista per la fine dell’anno a cui viene attribuito un valore (per il 100% di Eurizon) tra i 7 e i 9 miliardi. Il problema era però Fideuram, anch’essa quotata, che avrebbe creato un ovvio effetto duplicazione.

Da qui l’attesa per la mossa del SanPaolo che ha l’obiettivo di portare nel polo guidato da Greco la storica rete di promotori, con asset affidati per una sessantina di miliardi (un terzo in prodotti assicurativi, due terzi in fondi e gestioni patrimoniali). Con Fideuram la nuova Eurizon, primo gestore del risparmio in Italia, raggiunge una massa amministrata di 180 miliardi di euro.

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