Roma

Santa Cecilia Accanto a Mozart e a Haydn c’è Andrea Luchesi

«Sensibilità stilistica, ricerca sulla sonorità; felice incontro fra tradizione strumentale italiana e repertorio classico», la motivazione con la quale l’Associazione dei critici musicali italiani, attribuì il Premio Abbiati all’Orchestra da camera di Mantova, un complesso fondato da Umberto Benedetti Michelangeli, che ha la sua sede concertistica nel magnifico Teatro Bibiena di Mantova; e che, alla maniera settecentesca, suona assai spesso senza direttore, guidata dal primo violino Carlo Fabiano. Questa sera in programma: «Concerto in do maggiore» di Haydn e «Concerto per fagotto» (K 191) di Mozart. A conclusione, la Sinfonia n.44, «Trauersymphony», di Haydn. Accanto ad Haydn e Mozart, un nome pressoché sconosciuto, ma ingiustamente: Andrea Luca Luchesi (1741-1801), che con la sua «Sinfonia in do maggiore» apre il programma. Attorno al suo nome un vero giallo, se non anche un complotto storico. Luchesi ha lavorato per molti anni a Bonn, ha fatto da maestro anche a Beethoven, ed è contemporaneo di Mozart e Haydn. Ai suoi tempi la musica dei maestri di cappella, circolava anonima. La paternità dei vari brani, veniva ratificata solo alla morte del musicista.

Sono molti gli indizi che fanno pensare come opere attribuite a Beethoven, Haydn, Mozart potrebbero in realtà essere sue.

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