Santa Giulia, pubblicate online le analisi dell’acqua

Da ieri sul sito della metropolitana (www.metropolitanamilanese.it) si può controllare la qualità dell’acqua al quartiere Santa Giulia. Merito dell’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli, l’unico ad aver incontrato i residenti del quartiere sorto sulle macerie dell’ex Montedison e dell’ex acciaierie Redaelli, che ha chiesto e ottenuto da Mm, che gestisce il sistema idrico della città, la pubblicazione di tutti i dati ufficiali sull’analisi dell’acqua. Non solo, i bollettini saranno aggiornati con cadenza bisettimanale. Il sindaco aveva annunciato nei giorni scorsi che avrebbe inviato una lettera a tutti i residenti per rassicurarli sul fatto che l’acqua fosse potabile. nella busta anche le analisi dell’acqua di Mm che certificavano «la piena conformità analitica dei parametri analizzati». Secondo le indagini della Procura le case sarebbero state costruire su un milione e 200mila metri quadrati di terreni non efficacemente bonificati. Nelle acque della falda sospesa (tra i 4 e gli 8 metri) e in quelle della «prima falda» (da 10 a 35 metri) il giudice avrebbe rilevato «concentrazioni notevolemte superiori nei limiti di legge».
Nonostante le rassicurazioni dlele istituzioni chi abita nel quartiere non è per niente tranquillo. Per questo cooperative edili e cittadini hanno organizzato una controprova sulle analisi dell’acqua di Mm. Ieri mattina i tecnici della Conal, una società privata indipendente da MM hanno prelevato dei campioni di acqua direttamente dai rubinetti di tre condomini per analizzarla.

«I controlli di Mm sulla falda sono rigorosi e siamo convinti che non ci siano contaminazioni - spiega Natala Comotti, responsabile del consorzio residenze Santa Giulia - per tranquillizzare i cittadini e annullare qualsiasi dubbio, abbiamo commissionato a uno studio terzo qualificato le analisi». Tra una decina di giorni la Conal avrà i risultati della analisi.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica