La Fiamma starà dentro l’alleanza di centrodestra, a sostegno di Letizia Moratti. L’accordo sembra fatto, e l’artefice è il sottosegretario all’Attuazione del programma, Daniela Santanchè, che della Fiamma era alleata alle Politiche nel 2008, e che ieri è intervenuta all’assemblea del partito all’hotel Cavour di via Fatebenefratelli: «Noi - ha detto - siamo quelli del no al Corano nelle scuole, del no al voto agli immigrati, del no alle droghe. Credo che sarebbe sbagliato lasciar fuori dall’alleanza la Fiamma». La sottosegretaria ha anche commentato la posizione di Giuliano Pisapia, indirettamente coinvolto nel caso degli affitti d’oro: «Tutta quella vicenda è uno schifo - ha detto - . Credo che anche Pisapia dovrebbe dimettersi da candidato».
Il Movimento sociale guidato da Luca Romagnoli, dunque, il partito che fin dal simbolo si richiama alla storia dell’Msi di Giorgio Almirante, ha deciso di mettere da parte le aspirazioni a una corsa solitaria, e di entrare nell’alleanza che sostiene la candidatura del sindaco uscente, con Pdl e Lega. Il primo positivo contatto con la Moratti c’è stato, e Romagnoli ieri ha incontrato ieri i militanti milanesi del partito incassando il via libera all’intesa elettorale, che a questo punto pare cosa fatta, salvo sorprese.
Una sorpresa per la verità ieri c’è stata, dal momento che quello che avrebbe dovuto essere il capolista, Alberto Torreggiani, figlio di Pierluigi, il gioielliere ucciso dai Pac nel 1979, all’ultimo momento ha rifiutato. «Era stato lui a proporsi - a precisato Romagnoli - e ci sembrava che potesse essere un nome simbolicamente importante, ma la sua scelta improvvisa non cambia niente.
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