Roma - Università blindata. Questa mattina si è presentata così la Sapienza dopo il "no" di Benedetto XVI. Per partecipare alla cerimonia di apertura dell’anno accademico, gli studenti hanno dovuto presentare il tesserino universitario. I collettivi studenteschi hanno sfilato fuori dall'ateneo senza però riuscire a entrarvi. Durante la cerimonia è stato letto il testo integrale del discorso che avrebbe dovuto fare il Santo Padre: un lungo applauso ha invaso l'aula magna al termine della lettura. E dalla platea: "Viva il Papa!".
Il rettore: "Inaccettabili veti ideologici" Il rettore della Sapienza, Renato Guarini, cerca di voltare opagina dopo il "tribunale mediatico" che ha portato il Santo Padre a non pronunciare oggi la propria lectio magistralis. "È necessario che di ciò si discuta nelle facoltà, non sono accettabili veti ideologici di nessuna natura", ha detto Guarini.
Nuovo invito al Papa "Inoltrerò un nuovo invito a Papa Benedetto XVI". Lo ha annunciato il rettore dell’università la Sapienza Renato Guarini. A seguito della decisione del Vaticano di annullare la visita del Pontefice all’università La Sapienza in occasione, oggi, della cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico 2007-2008, Guarini ha annunciato la volontà di invitare nuovamente il Pontefice nell’Ateneo: "Questo - ha detto il rettore - interpretando il desiderio della maggioranza della comunità accademica dell’università La Sapienza".
Veltroni: "In questi giorni abbiamo avuto meno libertà" "Laicità significa rifiuto di ogni intolleranza". Il leader Pd, Walter Veltroni, stigmatizza la cerimonia che si svolge in "un clima inacettabile per un democratico". "Mai può accadere, per nessun motivo, che l’intolleranza tolga la parola a qualcuno - ha detto Veltroni - men che meno se si tratta di discorsi sui diritti universali e se si tratta di Papa Benedetto XVI, un punto di riferimento culturale, spirituale e morale per milioni di persone".
Mussi: "Non capisco perché il Papa non possa essere qui" "Libera tollerante e aperta". Queste le caratteristiche dell'università per il ministro Fabio Mussi: "Quello che dice un Papa può essere criticato, ma non è un attentato alla laicità se il Papa parla in un ateneo". "Le preclusioni e le incompatibilità, i ghetti per cattolici e acattolici, sono spettri che tornano dal passato", ha poi detto Mussi ribadendo il "supremo statuto di libertà" che caratterizza l’università.
La "layca processione" dai collettivi studenteschi Fuori dall'ateneo 200 studenti dei collettivi hanno presidiato per tutta la mattina l’unico ingresso rimasto aperto e più volte hanno cercato di fotrzare il cordone di poliziotti schierati davanti al cancello chiuso di via De Lollis. Alla fine dell'inagurazione dell'anno accademico è poi partita la "layca processione" contro la Santa Sede e il ministro Mussi. I manifestanti hanno "sfilato" con mitrie di cartone con le scritte "Papa star", "Papissima" e "Stop omophobi". Di fronte al rettorato un finto papa si è scambiato un bacio gay con uno degli altri ragazzi travestiti. Monsignor Enzo Dieci è stato bloccato dai manifestanti mentre stava andando a celebrare la funzione religiosa in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico. "Estremisti ignoranti che istigano l'odio", commenta rammaricato il rettore sottolineando come i manifestanti "non rappresentino la maggioranza".
La protesta silenziosa Un fazzoletto sulla bocca. Imbavagliati, tutti in piedi, tengono nelle mani dei fogli bianchi con su scritto "libertà in università e pur si muove". "Ci hanno imbavagliato e non ci hanno permesso di parlare" spiegano gli studenti di Comunione e Liberazione che si sono presentati imbavagliati in aula magna. "La rinuncia del Papa è un attacco alla laicità dello Stato che deve garantire la sicurezza e il diritto di parola - spiegano - sono indignati non solo gruppi cattolici ma molti studenti normali".
Contro Mussi: "Buffone, giù dal seggiolone" Al grido di "dimissioni, dimissioni", una cinquantina di militanti di Azione universitaria hanno manifestato davanti alla Sapienza.
"La nostra presenza - spiega la vicepresidente della Camera Giorgia Meloni (An) - qui rivendica il diritto che in una pubblica università deve esserci il diritto di esprimere il proprio parere". E dai manifestanti si è alzato un grido: "Mussi buffone, giù dal seggiolone".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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