Solo i telegiornali si ostinano a descrivere come «deserte» o «spopolate» le città italiane di mezzo agosto. Lo fanno per la pigrizia mentale tipica di una certa routine giornalistica e anche perché le immagini di una metropoli disabitata sono più suggestive di quelle, consuete, di traffico e negozi aperti. E invece è proprio così che stanno le cose, a Milano in particolare: la città non è deserta, non è spopolata. Sono anni che i milanesi mostrano un progressivo e saggio cambiamento d'abitudini, distribuendo sempre più le vacanze lungo l'arco dell'anno. Perciò Milano d'agosto è sempre meno abbandonata. Fino all'anno scorso, però, i commercianti sembravano ignorare questa mutazione: ricordate le ricorrenti polemiche su «saracinesca selvaggia», altro tormentone estivo imposto dalla routine giornalistica? Ricordate la frustrazione dei tanti turisti dello shopping di fronte alle vetrine oscurate di via Montenapoleone o di via della Spiga? Ebbene, quest'anno molti negozi sono regolarmente aperti, a cominciare da quelli legati ai grandi marchi. «Chiudiamo solo il 15 agosto», dichiara qualcuno con giustificato orgoglio: saracinesca civile. Intendiamoci, di esercizi commerciali chiusi, spesso per tutto il mese, ce ne nono ancora molti, troppi. Ma la svolta c'è, è decisa ed evidente. Bisogna rendere merito alla intelligente politica di promozione, stimoli e incentivi messa in atto dall'assessore al Commercio Giovanni Terzi. Ma anche alla disponibilità e alla lungimiranza della componente più moderna e illuminata degli imprenditori del settore. Con una sola, grave macchia, la solita: bar e ristoranti. Le frotte di giapponesi, russi e spagnoli che quest'anno finalmente possono dare sfogo alla loro libidine consumistica sono condannati a restare a gola secca: non un bar aperto, ad esempio, nel quadrilatero della moda. Tutti chiusi per tutto il mese.
E pensare che proprio loro con più veemenza denunciano la «desertificazione del centro storico». Assessore Terzi, è proprio impossibile convincere anche locali storici e prestigiosi come Cova e Sant'Ambroeus ad avere più rispetto per la città che li ha fatti grandi?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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