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Sarah, incontro in carcere tra Valentina e il padre Sabrina e la "paghetta"

Lo ha detto l'avvocato Daniele Galoppa. Si tratta della prima volta che una delle due figlie dell'uomolo incontra dopo l'arresto. Galoppa: Valentina mi ha detto di aver suggerito a di revocarmi il mandato come avvocato d'ufficio. Sabrina al pm: "Dissi a papà di non dare la paghetta a Sarah". Nel teledelitto c'è un uomo solo lontano dai riflettori: Giacomo

Sarah, incontro in carcere 
tra Valentina e il padre 
Sabrina e la "paghetta"

Bari - Valentina Misseri ha incontrato venerdì scorso 22 ottobre in carcere il padre Michele. Lo ha detto l'avvocato Daniele Galoppa intervenendo nel pomeriggio alla trasmissione di Raiuno L'arena, riferendo di averlo appreso dalla giovane. Si tratta della prima volta che una delle due figlie dell'uomo - l'altra, Sabrina, è in carcere con l'accusa del concorso nell'omicidio di Sara Scazzi - lo incontra dopo l'arresto. Galoppa, ha riferito che Valentinalo ha chiamato al telefono in prima mattinata per dirgli di aver suggerito a suo padre Michele di revocargli il mandato come avvocato d'ufficio e di nominare un legale di fiducia. Galoppa non ha spiegato i motivi per cui Valentina Misseri starebbe cercando di convincere il genitore a escluderlo dalla difesa e ha detto di non ricordare se Valentina abbia indicato anche il nominativo del legale che dovrebbe sostituirlo per difendere il padre. Nei giorni scorsi gli avvocati di Sabrina Misseri - coindagata con il padre per l'uccisione di Sarah - avevano polemizzato con il legale sostenendo che sarebbe stato proprio lui a spingere Michele Misseri a cambiare versione dei fatti e accusare anche la figlia Sabrina.

Sabrina: "Dissi a papà: non dare a Sarah la paghetta" Fu Sabrina Misseri ad invitare il papà Michele a non dare più soldi alla cuginetta Sarah Scazzi. Lo dice la stessa indagata, ora in carcere per sequestro di persona e concorso in omicidio della cugina, nell'interrogatorio del 15 ottobre scorso, sfociato nel fermo di polizia giudiziaria. Sabrina riferisce ai pm di aver chiesto a Sarah perché lo zio le avesse dato per due volte cinque euro, e la cugina le avrebbe risposto "no, me li ha regalati così". Sabrina riferisce ancora di essere andata dal padre a chiedere spiegazioni, e che il genitore le rispose di aver voluto dare una mano alla nipote perché usciva tutte le sere con lei e a pagare era Sabrina. "Io dissi - dice ancora Sabrina - 'papa', guarda non c'é bisogno, tanto pago comunque sempre io, Sarah lascia i soldi a casa quindi è inutile che lo faì". Michele Misseri avrebbe risposto: "Se mi dici così, a questo punto, non le regalo più niente" e da quel momento, conclude sull'argomento Sabrina, Sarah non le avrebbe più detto di avere avuto in regalo soldi dal padre.

Avetrana, strade chiuse ai turisti Strade sbarrate a turisti e curiosi ad Avetrana per chi vorrebbe avvicinarsi alle abitazioni di Sarah Scazzi e della famiglia Misseri. Il preannunciato arrivo di pullman, che fino ad ora non c'é stato, ha costretto l'amministrazione comunale ad ordinare la chiusura di via Verdi, dove abita la famiglia di Sarah, e di via Sanzio e via Bernini, a 400 metri di distanza, che portano in via Deledda dove abita la famiglia Misseri. Il capofamiglia, Michele, e sua figli Sabrina, zio e cugina di Sarah, sono in carcere con l'accusa di aver ucciso la quindicenne. A bloccare eventuali turisti e curiosi c'é personale della Protezione civile, coadiuvato da vigili urbani, carabinieri e polizia. Voci non confermate indicano che qualche autobus di turisti potrebbe giungere ad Avetrana.

Nelle strade chiuse al passaggio di auto e pullman è consentito il transito solo ai residenti.

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