Cultura e Spettacoli

Saranno "Gomorra" e "Il divo" gli italiani in concorso a Cannes

A contendersi la Palma d’Oro due pellicole italiane: "Gomorra" di Matteo Garrone, ispirato all’omonimo best seller di Roberto Saviano, e "Il divo" di Paolo Sorrentino con Toni Servillo nei panni del senatore a vita Giulio Andreotti

Saranno "Gomorra" e "Il divo" 
gli italiani in concorso a Cannes

Cannes - I film italiani che si contenderanno la Palma d’Oro sono due: "Gomorra" di Matteo Garrone, ispirato all’omonimo best seller di Roberto Saviano, e "Il divo" di Paolo Sorrentino con Toni Servillo nei panni del senatore a vita Giulio Andreotti. Per Sorrentino si tratta della terza esperienza sulla Croisette. Non è stato invece selezionato il terzo dei papabili italiani, "Sangue pazzo" di Marco Tullio Giordana, dedicato alla parabola artistica e umana dei due divi del cinema fascista Luisa Ferida e Osvaldo Valenti, interpretati da Monica Bellucci e Luca Zingaretti.

Il divo Il film uscirà il 28 maggio, distribuito da Lucky Red e racconta la vicenda umana e sentimentale di Giulio Andreotti, interpretato da Toni Servillo. Nel cast ci sono anche Anna Bonaiuto, Giulio Bosetti e Flavio Bucci. A Roma, quando tutti dormono, c’è un uomo che non dorme perché deve lavorare, scrivere libri, fare vita mondana e, in ultima analisi, pregare. Pacato, sornione, imperscrutabile, Andreotti rappresenta il potere in Italia da quattro decenni. Agli inizi degli anni novanta, senza arroganza e senza umiltà, ambiguo e rassicurante, avanza inarrestabile verso il settimo mandato come presidente del Consiglio. Alla soglia dei settant'anni, Andreotti è un gerontocrate che non teme nessuno e non sa cosa sia il timore reverenziale. Vive in simbiosi con il potere, tutto gli scivola addosso: battaglie elettorali, stragi terroristiche, accuse infamanti, senza lasciare traccia. Lui resta insensibile e uguale a se stesso di fronte a tutto. Fino a quando il contropotere più forte di questo paese, la mafia, decide di dichiarargli guerra. Il regista Paolo Sorrentino è presente per la terza volta sulla Croisette dopo aver presentato "L’amico di famiglia" nel 2006 e "Le conseguenze dell’amore" nel 2004.

Gomorra Tratto dal best seller dello scrittore napoletano Roberto Saviano, venduto in 1.100.000 copie e tradotto in 33 lingue, secondo le parole del regista Matteo Garrone è "un film di guerra ambientato nel 2007 a 150 chilometri da Roma". Girato nei luoghi più degradati delle periferia napoletana, il film con immagini crude racconta la potenza della camorra infiltrata nella realtà del territorio. Protagonista è Toni Servillo, Franco, un personaggio coinvolto nel giro dei rifiuti tossici. "Non aspettatevi un film di denuncia, né una inchiesta. Non voglio fare il moralista, e separare il bene dal male - aveva spiegato Garrone - mi soffermerò, invece, sui personaggi che il libro di Saviano racconta con delle pennellate, e tra i quali è approfondito solo quello del sarto. Studiare questa umanità è l’aspetto che mi interessa di più".

Prodotto dalla Fandango, in collaborazione con Rai Cinema e Sky, il film sarà distribuito dal 16 maggio.

 

 

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