Nicolas Sarkozy e Angela Merkel rilanciano l'asse franco-tedesco con l'obiettivo di rendere l'Europa più forte, nel momento di disorientamento che segue l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Disorientamento che sarebbe alla base della decisione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama di non partecipare al vertice Ue-Usa, assenza che la cancelliera tedesca e il presidente francese si affrettano a minimizzare.
«La nostra leadership non è diretta contro nessuno - spiega in una conferenza stampa a Parigi Sarkozy, per rassicurare quanti hanno sempre temuto il motore franco-tedesco - Noi vogliamo solo che esista un'Europa politicamente forte e la Germania e la Francia devono lavorare insieme in modo che esista un'Europa politicamente forte».
«L'Europa - si legge nel comunicato diffuso al termine del vertice - deve rafforzare la sua attuale politica e anche sviluppare nuove politiche, per assicurare la sicurezza energetica, per combattere il riscaldamento globale, gestire l'immigrazione...».
Fatta questa premessa, Merkel annuncia che al vertice europeo straordinario del prossimo 11 febbraio - convocato per cominciare a discutere di «Europa 2020», l'agenda economica del prossimo decennio che sostituirà la «Strategia di Lisbona» - Parigi e Berlino si presenteranno con «proposte congiunte».