(...) della comunità cinese hanno manifestato interesse per larea di via dei Missaglia», che si estende su circa 53mila metri quadrati e dovrebbe ospitare circa 300 attività. Il percorso, assicura Masseroli, «va avanti. La comunità cinese e lamministrazione comunale hanno condiviso e deciso di delocalizzare le attività allingrosso dalla zona di via Sarpi, e resta fine aprile il termine in cui ci attendiamo la consegna del progetto». A spingere laltra cordata al dietrofront sarebbe stata la votazione, il 17 marzo, di una mozione bipartisan targata Pd e Lega sullistituzione subito della ztl nellarea di Chinatown e, entro i successivi sei mesi, di unisola pedonale vera e propria. Prima di quel voto, il 10 marzo, il vicesindaco Riccardo De Corato e lassessore Masseroli avevano incontrato gli imprenditori cinesi e avevano chiesto di fornire entro il 20 aprile date certe e il numero dei grossisti disposti a trasferirsi al Gratosoglio. «Dopo sette giorni - spiega Angelo Ou - il consiglio vota per la ztl, contrariamente allaccordo. Da quel momento io e Sun ci saremmo aspettati una convocazione per darci delle spiegazioni. Dopo otto mesi di duro lavoro abbiamo definitivamente perso la fiducia nel Comune». I due imprenditori sono comunque «ben disposti a trasferire tutte le nostre conoscenze e competenze sul progetto ai nuovi interlocutori che, siamo certi, il Comune ha già individuato. Anche se abbiamo ragione di credere che lamministrazione stia già caldeggiando altre ipotesi sui luoghi dove trasferire lingrosso».
Resta ottimista il vicesindaco De Corato: «Non cè niente di irreparabile, sono convinto che la situazione, dopo le elezioni, si possa recuperare. Mi sembra probabile, se la notizia esce proprio a cinque giorni dal voto, che nella comunità cinese ci sia qualche "suggeritore". Del resto è noto che il Pd non desidera che troviamo soluzioni su Chinatown, vorrebbe lasciarci con il cerino in mano. Mi dispiace che nella maggioranza qualcuno abbia abboccato al loro gioco». Riferimento non casuale alla Lega: «Avevamo rimandato apposta il tavolo al 20 aprile, ma hanno voluto a tutti i costi votare la mozione sulla ztl in aula. Ora dobbiamo recuperare i danni fatti da altri». Non usa toni concilianti invece il capogruppo del Carroccio Matteo Salvini: «Basta ricatti e minacce dai cinesi, i loro supermercati in ogni caso se ne dovranno andare. Vogliamo la ztl e il divieto allingrosso nel quartiere entro lanno».
Il dato politico, sostiene invece la capogruppo milanese del Pd, Marilena Adamo, è che «lamministrazione non ha mai preso in mano davvero la questione.
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