Un satellite per scoraggiare le intrusioni

Un satellite per scoraggiare le intrusioni

Un satellite che riceve l’impulso da alcuni sensori installati negli appartamenti sfitti e segnala così i tentativi di occupazione. Entro mezz’ora l’Aler garantisce una risposta cioè l’intervento dei suoi ispettori. Si tratta di un telecontrollo su vasta scala in grado di intercettare l'intrusione che è collegato ad una centrale operativa attiva 24 ore su 24, con personale di pronto intervento, collegata a sua volta alla centrale di sorveglianza dell’istituto delle case popolari. Così l’Aler cerca di tenere sotto controllo gli alloggi vuoti, cioè quelli a rischio di occupazione. E il fatto di agire nel più breve tempo possibile in questi casi è più che una necessità. Anche perchè i tecnici dell’Aler assicurano che per riprendere possesso dell’alloggio occupato la la via migliore è proprio quella dell’intervento tempestivo: «L'esperienza ci insegna che se non si interviene entro la prima ora dall'intrusione è praticamente impossibile fare poi qualcosa».

L'Aler spende per il controllo del patrimonio 6 miliardi di vecchie lire l'anno: ha 42000 alloggi e gli appartamenti vuoti servono per trasferire gli inquilini da strutture che devono essere ristrutturate. Poi ci sono appartamenti sfitti perchè classificati non agibili e sono quelli che ci creano più difficoltà e che sono più a rischio.

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