Sawiris: «Interesse per Tiscali» e il titolo vola in Borsa (più 3,7%)

Al patron di Wind piace la società sarda di tlc. Rimandata la quotazione del gestore fisso-mobile

Maddalena Camera

da Milano

A Naguib Sawiris, il finanziere egiziano patron di Wind, Tiscali piace. «Se si presentasse l’opportunità di acquisire in Italia aziende piccole come Tiscali lo farei anche se, per il momento, non c’è ancora nulla di concreto». Poche parole che sono però bastate a infiammare il titolo del provider sardo in Borsa, salito del 3,71 per cento. Quanto a Wind «il progetto di quotazione in Borsa è per il momento accantonato essendo venute meno le ragioni iniziali dell’Ipo», ha detto ancora Sawiris.
Il motivo del collocamento era infatti legato all’uscita dell’Enel che è stata completata pochi giorni fa quando Sawiris ha raggiunto un accordo per la cessione, da parte del gruppo energetico, della quota residua del 26,1% di Weather Investments, che a sua volta controlla Wind. Sul fronte del business il finanziere egiziano, che ha festeggiato domenica scorsa i 50 milioni di clienti mobili della sua Orascom a cui vanno aggiunti i 15 milioni di Wind, si ritiene soddisfatto. «In Italia - ha spiegato - siamo riusciti a incrementare la nostra quota di mercato. Siamo una delle società di telecomunicazioni che ha la maggior crescita». Sawiris ha altresì sottolineato di essere «un investitore a lungo termine» e di non essere interessato a «strategie di breve periodo». L’obiettivo di Wind, ora, è di crescere specialmente nella banda larga e dunque nella telefonia fissa. «Aumenteremo la nostra quota di mercato in Italia nelle linee fisse», ha aggiunto ancora Sawiris. Ma i progetti non si fermano qui. «Siamo alla ricerca di partner e tutti sono benvenuti per realizzare le infrastrutture (torri e siti in generale, ndr) per ospitare le antenne di ripetizione del segnale in Italia e nelle altre aree in cui operiamo». Wind è già in trattative con «3» per raggiungere un accordo di condivisione delle torri e, in generale, dei rispettivi siti. Una necessità che nasce dai problemi riscontrati per realizzazione di nuove infrastrutture. «Pensavo in Egitto fosse difficile, ma in Italia se è possibile è peggio. Ma non si può ignorare il fatto che ci siano delle zone del Paese in cui la ricezione è difficile», ha osservato Sawiris. Quanto alla tv via Internet, che sarà lanciata nel secondo trimestre dell’anno prossimo, Sawiris ha affermato: «Prima vogliamo portare la rete a banda larga nella casa di tutti gli italiani, poi penseremo ai contenuti, ma con l’obiettivo di offrire la più ampia gamma di scelta possibile. I nostri clienti, infatti, devono poter scegliere i programmi preferiti sia di Sky sia di Mediaset. Non abbiamo preclusioni e cercheremo al momento opportuno di stringere accordi con tutti». In realtà Sawiris non era venuto nel nostro Paese per trattare di tlc, ma per l’altra attività: il turismo. La famiglia Sawiris possiede, infatti, cinque alberghi sul mar Rosso oltre ad altre strutture.

E proprio ieri, in proposito, si svolto a Milano un convegno organizzato dall’Italian-Egyptian business council sul turismo in Egitto che, nonostante gli attentati terroristici, resta sempre una meta importante per gli italiani.

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