Una terribile tragedia domestica quella accaduta ieri pomeriggio in provincia di Como. Un bambino di appena due anni di origine marocchina è caduto da una sedia mentre stava giocando in casa e disgraziatamente è finito contro la vetrinetta di un mobile che lo ha ferito alla carotide, tagliandogli la giugulare. Ricoverato in gravissime condizioni allospedale Niguarda il piccolo è morto due ore più tardi nonostante i medici le abbiano provate tutte per salvargli la vita. «Aveva perso troppo sangue» hanno spiegato più tardi i soccorritori.
Il dramma si è consumato a Limido Comasco, in unabitazione di via Mazzini che è parte di una vecchia corte. Tutto è accaduto in una manciata di secondi e sotto gli occhi della madre del bambino che non ha potuto far nulla per impedire il peggio. La donna, infatti, era in casa da sola: il marito era al lavoro e laltro figlioletto, che ha sei anni, al momento della disgrazia si trovava ancora a scuola.
Secondo una prima ricostruzione intorno alle 14 il bambino, dopo essere scivolato dalla sedia sulla quale si trovava, è andato a sbattere contro la vetrinetta di un mobile: fatalmente una scheggia di vetro gli si è conficcata proprio in gola.
La madre, nonostante si trovasse in preda al panico davanti a tutto quel sangue, ha raccolto il coraggio ed è riuscita a chiamare subito il 118; nel frattempo ha cercato di tamponare la gravissima emorragia, aiutata dal marito che è arrivato proprio qualche minuto dopo lincidente accaduto al figlio.
Al loro arrivo, i soccorritori, resesi conto di quanto fossero gravi le condizioni del bambino, hanno deciso di portarlo in elicottero al Niguarda dovè stato subito sottoposto a un intervento chirurgico. I medici si sono arresi due ore più tardi. «Abbiamo fatto tutto il possibile» hanno detto poi ai genitori che, fino alla fine, hanno sperato in un miracolo.
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