Ci sono Tristano e Isotta e La Vedova allegra, la tragedia in opera e il riso in operetta, un classico mélo come Bohème e lalienazione contemporanea di 1984 (Lorin Maazel interpreta George Orwell). Cè un po di tutto nel cartellone della Scala della prossima stagione annunciato e raccontato dal sovrintendente, Stéphane Lissner. Il sipario si alzerà 260 volte nella stagione 2007-2008, la Scala sarà aperta venticinque sere al mese, come dire che tutti i giorni ci sarà uno spettacolo. È il punto di arrivo di una lenta rivoluzione partita con la nuova macchina scenica e alimentata dallaria che si respira al Piermarini. «È cambiato il clima del teatro» spiega Lissner. E non sono più i tempi delle barricate sindacali a ogni annuncio di replica in più.
La Scala aperta ai milanesi è il leit motiv della gestione Lissner e venticinque serate al mese sono opportunità alla portata di molti, o almeno di molti più che in passato.
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