Dieci anni fa moriva Giorgio Strehler. Il «padre» del Piccolo teatro, considerato uno dei più grandi registi teatrali del Ventesimo secolo. Milano lo ricorda con alcune iniziative speciali. Levento clou delle celebrazioni è martedì quando andrà in scena al Teatro alla Scala, in una serata aperta a tutta la città e intitolata «Milano per Strehler», Arlecchino servitore di due padroni con Ferruccio Soleri, da 45 anni straordinario interprete del capolavoro goldoniano. Poi la nuova versione della Storia della bambola abbandonata con Andrea Jonasson, che coinvolgerà anche alcuni bambini della scuola primaria di Milano, Roma e Prato (in scena al Piccolo Teatro Studio, dal 14 ottobre al 4 novembre). La collaborazione tra Piccolo Teatro e Scala nel nome di Strehler continuerà a dicembre con il riallestimento del Così fan tutte (in scena al Piccolo Teatro Strehler dal 13 al 22 dicembre) che vedrà anche la partecipazione di giovani interpreti e musicisti dellAccademia della Scala. Ma in questi giorni i riflettori sono puntati sullArlecchino e sulla serata-evento che vede la collaborazione tra due grandi istituzioni culturali milanesi. «Quando Sergio Escobar - ha dichiarato Stéphane Lissner, sovrintendente della Scala - mi ha proposto di ospitare Arlecchino per celebrare i 60 anni del Piccolo e i 10 dalla morte del Maestro, non ho avuto un attimo di esitazione. Per me, Strehler e lo spettacolo simbolo del suo Piccolo, sono parte della mia vita, della mia idea di teatro, dei miei affetti». La serata del 25 settembre rappresenta un evento unico di grande significato simbolico. «Rarissimi sono stati gli spettacoli di prosa rappresentati alla Scala - ha spiegato Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro - e comunque si è trattato sempre di produzioni in cui forte risultava lintreccio con la musica. Per Strehler il palcoscenico della Scala è stato una seconda casa: al Piccolo come alla Scala ha messo alla prova il proprio talento di riformatore della scena italiana del Novecento. In questo senso, un rapporto privilegiato lo ha unito a due autori: Carlo Goldoni per la prosa e Wolfgang Amadeus Mozart nellopera lirica.
Perciò non è un caso che questanno la collaborazione con la Scala ci veda impegnati proprio per lArlecchino di Goldoni e Così fan tutte di Mozart. In Goldoni e Mozart, Strehler leggeva la stessa intuizione - ha concluso - la vita è una tragedia inevitabile da affrontare con lamara saggezza dellironia e con la forza della leggerezza del teatro».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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