Alla Scala i sindacati in guerra bloccano il "Macbeth"

Sciopero per il rinnovo del contratto per mercoledì 21 giugno, salterà la rappresentazione di "Macbeth" di Verdi

Alla Scala i sindacati in guerra bloccano il "Macbeth"
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I sindacati dei lavoratori del Teatro alla Scala hanno proclamato uno sciopero per mercoledì 21 giugno, che farà saltare la rappresentazione di «Macbeth» di Verdi. Il motivo è la distanza fra le posizioni della direzione e i sindacati sul rinnovo del contratto di lavoro, da qui la decisione, dopo l'incontro di ieri con la direzione, di confermare «o lo stato di agitazione, la sospensione di tutte le prestazioni supplementari straordinarie e dichiariamo lo sciopero per il giorno 21 giugno 2023 sulla recita di Macbeth e/o sulla seconda prestazione per tutti i reparti non coinvolti nello spettacolo». E ancora.

«Pur registrando modesti avanzamenti su alcuni aspetti normativi - hanno scritto Cgil, Cisl, Uil e Fials in un comunicato unitario - risultano ancora del tutto insufficienti le risposte alle nostre richieste economiche di un incremento di almeno il 5% sulla retribuzione annua lorda in aggiunta agli accordi già conclusi su Byblos e sulla polizza sanitaria». L'azienda ha aperto sul limite al numero annuo di variazioni e anche sulla riduzione, o comunque l'ottimizzazione dell'orario di lavoro, ma per arrivare al 5% di aumento di stipendio non ci sarebbero fondi sufficienti.

Nell'incontro di ieri, a cui era presente il direttore del personale Marco Amoruso ma non il sovrintendente Dominique Meyer, «ci saremmo aspettati degli avanzamenti tali da poter revocare lo stato di agitazione e poterci avviare alla fase conclusiva della trattativa»; ma così non è stato.

Col sovrintendente è in programma un incontro nel pomeriggio di lunedì, ma nel frattempo è arrivata la dichiarazione di sciopero, che comunque risparmi la prima di «Macbeth» e anche l'anteprima speciale per raccogliere fondi a favore di Villa Verdi di Sant'Agata.

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