Scala, il nuovo cda senza Confalonieri

Il consiglio verrà rinnovato a inizio novembre. Zecchi: a giorni il programma degli Arcimboldi

Nel nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala non ci sarà più Fedele Confalonieri. L’assemblea della Fondazione, che dovrà rinnovare il cda in scadenza, si terrà presumibilmente ai primi di novembre. Ma il presidente di Mediaset e attuale componente del consiglio, scuote la testa: «Ho finito». Confalonieri, che dopo l’addio del maestro Riccardo Muti aveva già dato le dimissioni da presidente dell’Orchestra Filarmonica della Scala, non cede ai ripensamenti: «No. Mi è rimasto dentro...», ammette toccandosi il cuore con la mano.
L’assessore comunale alla Cultura, Stefano Zecchi, rassicura invece quanti temono nuovi problemi a causa del taglio del Fondo unico dello Spettacolo previsto dalla Finanziaria: «Milano non diminuirà il suo contributo. Non taglieremo niente alla Scala, anzi, faremo di più. La mia intenzione è di poter dare degli aggiustamenti conteggiabili con gli aumenti Istat».
Attualmente il contributo del Comune al bilancio della Scala è di 6,5 milioni di euro l’anno. «A giorni», anticipa invece Zecchi, il maestro Paolo Arcà, incaricato della programmazione del Teatro degli Arcimboldi fino a giugno 2006, «presenterà il calendario della stagione», e «presto» lo Statuto della Fondazione per gli Arcimboldi «sarà presentato in consiglio comunale».


È convocata invece per domani l’assemblea dei soci dell’Orchestra Filarmonica della Scala, che dovrebbe nominare nuovo presidente l’avvocato Cesare Rimini, proposto nei giorni scorsi all’unanimità dal cda dell’associazione.

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