Scala, sulle punte con le Tod’s Della Valle sponsor del teatro

Tredici ballerini della Scala che interpretano il processo produttivo di una scarpa. Non è uno spot televisivo. Ma un cortometraggio che segna l’inizio di una collaborazione fra uno dei marchi più amati e diffusi del made in Italy, Tod’s, e il simbolo della cultura milanese e italiana nel mondo, la Scala. Obiettivo: promuovere il nostro Paese e il made in Italy all’estero. Liet motiv: l’artigianalità, valore su cui si fondano due realtà tanto diverse. Ma con questa collaborazione Tod’s entra anche far parte degli sponsor privati per la prossima stagione scaligera. L’unico (fra i 25 di quest’anno) che appartenga al settore moda. Il primo che non si è limitato a stanziare fondi per un singolo progetto, perché la nuova liason è nata e si è sviluppata in collaborazione con il Piermarini, la sua sovrintendenza, i suoi artisti, e persino i suoi artigiani. Ma c’è di più: il video, che si intitola «An Italian Dream» ed è stato presentato ieri in anteprima proprio alla Scala, girerà anche in diversi luoghi accademici come le Università. Mentre Tod’s presenterà presto in Cina e Giappone due spettacoli di danza proprio con i ballerini della Scala. Una collaborazione ad ampio raggio che parte da Milano per arrivare in ogni parte del mondo.
L’idea è venuta al vulcanico Diego Della Valle, e il sovrintendente scaligero Stephane Lissner ha subito accettato. «Sono nato fra fili e pellami e pensare di essere arrivato fino alla Scala mi rende orgoglioso» dice l’imprenditore. Mentre il sovrintendente spiega che in fondo non ci sono molte differenze fra il cuore di «una grande azienda come Tod’s e il cuore del nostro teatro: il laboratorio Ansaldo. Qui c’è il lavoro di scenografi, disegnatori, sarti, si fabbrica tutto ciò che poi si vede sul palcoscenico della Scala». Lo stesso lavoro manuale che fanno gli artigiani Tod’s nelle Marche da tre generazioni. Quegli artigiani che per Della Valle «sono un pezzo fondamentale per il motore di aziende come la nostra». Così, nel video diretto dal regista tedesco Matthias Zentner (visibile da domani sul sito della Tod’s) i ballerini danzano con la splendida coreografia di Gianluca Schiavoni, rappresentando metaforicamente il lavoro degli artigiani. I corpi spuntano fra le poltrone rosse della platea come i gommini spuntano dalla suola. I corpi si fondono fra loro come il filo unisce le varie parti di una ballerina Tod’s.


Lissner si toglie un sassolino dalla scarpa: «Mettersi insieme a una grande impresa per promuovere il nostro Paese significa che la Scala è un ente forte a livello mondiale, anche se spesso le istituzioni lo dimenticano», ricordando che il 60% dei finanziamenti arriva da privati (oltre agli sponsor, ci sono 14 soci fondatori), biglietteria e abbonamenti, mentre le istituzioni coprono solo il 40% delle produzioni.

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