Forza del Destino, Guglielmo Tell, Manon Lescaut. La Filarmonica della Scala porta in Asia Verdi, Rossini, Puccini. Il direttore artistico, Ernesto Schiavi, è quasi in difficolta mentre racconta che ci sarà tanta Italia nel programma messo a punto per conquistare Pechino e Shanghai. È la prima volta della Scala in Cina e la Filarmonica ha tirato fuori senza stupidi complessi e falsi snobismi i gioielli di famiglia, sinfonie e ouvertures spesso considerate troppo facili e da pubblico incolto. Sarà, ma i Cinesi chiedono di ascoltare i giganti della lirica italiana ed è stato deciso di accontentarli, proponendo «un programma internazionale ma anche ciò che il mondo si aspetta da noi», come dice Schiavi. Aggiunge: «Non dobbiamo vergognarcene. Puccini, Rossini e Verdi sono probabilmente i primi al mondo per alzate di sipario».
La Scala arriva in Cina nellanno delle Olimpiadi di Pechino e ciò contribuirà a dare alla tournée unenfasi maggiore, che va al di là del pubblico di cultori della musica classica e diventa avvenimento culturale e di costume. Come dice Cesare Rimini, (...)
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