Esercitazione per lesame di giornalismo. Il candidato provi a immaginare uno sviluppo del fondamentale caso Zequila-Pappalardo. Svolgimento. «Pronto, Zequila?». «Ah? Adriano. Dimme». «Niente. Tua madre?». «Tranquilla. È che non aveva capito che facevamo a sceneggiata». «Ce credo. Sembravi Abatantuono in Attila flagello di Dio, taccido! taccido!. E nun se po. Ce guardavano le vecchie e i piccirilli»». «Mè scappata di mano, Adria. Mara me teneva. Mha ricordato quando facevo a cazzotti fuori da er parcheggio da a discoteca. Ma che abbiamo fatto, poi? Qual è stato u probblema? Ce sè messo pure u Parlamento! so disperato, Adria». «Ma!». «E lasciami gridare, lasciami sfogare. Io senza la Tv nun ce so stare. Mo?». «Ricominciamo. Va tutto bene. Ce stanno a intervista tutti. Poi facciamo la pace in diretta, il bacio, le cose. Ce coprono di applausi, Anto. Poi! che idea, Anto». «Ah?». «Porti pure tua madre. E bacio pure lei, ce canto na canzone, tu piangi, ricomiciamo, facciamo il pieno, Anto». «Sei un genio, Adria. Ma n dove lo facciamo?». «A Domenica In». «Ma cè u moratoria. Nun possiamo andà». «Maddechè. Passa tutto, se risolve, diciamo che chiediamo scusa». «Non so, Adria». «Ma perché?».
«Li hai visti u giornalisti in studio, u pubblico, u commentatori tuttattorno, u mago, u prete, u frocetti, u ballerine nude...». «E allora?». «Me sembra troppo volgare, Adria. Mia madre non ce la porto, Adria».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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