Scania respinge le proposte della tedesca Man

da Milano

Scania continua a rispondere picche alle avance di Man. La società tedesca produttrice di autocarri Man ha infatti ufficialmente lanciato un'offerta ostile da 10,3 miliardi di euro sulla rivale svedese Scania, dopo aver inutilmente tentato un approccio amichevole.
Scania e il suo principale azionista Investor Ab hanno sempre rifiutato le offerte di Man, la quale ha confermato che porterà avanti la scalata solo se riceverà il 90% di adesioni dagli azionisti di Scania. Il secondo azionista di Scania, la tedesca Volkswagen, è invece più aperta a Man, con cui è in partnership nel settore autocarri. E anche ieri Investor ha respinto l'Opa ostile di Man. «Non vediamo alcun cambiamento rispetto all'offerta iniziale. Manteniamo la nostra posizione», ha dichiarato il portavoce di Investor, Fredrik Lindgren. Con Scania, Man punta a diventare uno dei gruppi più grandi del settore dei mezzi pesanti, in grado quindi di competere con colossi come Volvo e DaimlerChrysler.
Investor, controllato dalla famiglia Wallenberg, detiene il 20,1% dei diritti di voto di Scania e a metà settembre ha respinto la prima offerta di Man di 9,6 miliardi di euro. E secondo il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, non si escluderebbe anche una contro-Opa di Scania su Man a difesa dell'azionariato.
Per i Wallenberg il momento è delicato. La Consob svedese intende infatti svolgere indagini sulla famiglia e la fondazione della famiglia stessa per presunte violazioni di regole di mercato nell'ambito della battaglia in corso per Scania. Jan Fritsch, della Consob svedese, ha detto al quotidiano britannico Financial Times che indagherà se vi siano stati colloqui tra Investor e la fondazione.

«Se raggiungono il 30% e collaborano, devono presentare un'offerta», ha detto Fritsch al giornale. La fondazione detiene il 22% del capitale di Scania, controlla la maggior parte del patrimonio dei Wallenberg e gestisce attività per circa 6,2 miliardi di dollari.

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