
Una scarica di 40mila fulmini in 72 ore di cui 20mila solo domenica, la giornata più "elettrica" del fine settimana. E poi raffiche che hanno spazzato la città a 90 chilometri orari con oltre 150 millimetri di pioggia in tre giorni. Solo su Milano sono caduti tra 50 e 70 millimetri di acqua, oltre metà di quella che mediamente cade nel mese di luglio. Precipitazioni abbondanti ma non eccezionali se confrontati con altri temporali delle estati degli ultimi anni. Una leggera nevicata ha imbiancato lunedì sera le cime alpine fino ai 2500 metri di quota, interessando anche il Passo dello Stelvio. Sono i numeri - forniti da Arpa - dell'intensa perturbazione che ha investito la Lombardia nel fine settimana, segnando la fine della prolungata fase di caldo intenso che da giugno non mollava la presa. L'arrivo di masse d'aria più fresche e instabili dall'Atlantico hanno innescato una serie di temporali intensi e diffusi su tutta la regione. "Con il passaggio del sistema perturbato, che si è concluso ieri con gli ultimi temporali locali, si apre da oggi una fase più stabile caratterizzata da tempo in prevalenza soleggiato e aria asciutta", spiegano in una nota gli esperti del Centro Idro Meteo e Clima di Arpa Lombardia. Le temperature già in netto calo rispetto alle giornate scorse "si porteranno su valori in linea o leggermente inferiori alla media climatologica 19912020 - prevedono - In pianura le massime non supereranno i 27-30 °C restituendo un clima decisamente più gradevole. Nuove precipitazioni saranno possibili tra sabato 12 luglio e domenica 13, prima di un probabile nuovo aumento delle temperature".
Intanto dopo il nubifragio che ha causato la morte di una donna di 63 anni a Robecchetto con Induno, travolta da un albero durante il rientro a casa e i due operai feriti mentre lavoravano alla rimozione di rami pericolanti, il Codacons ha inviato una formale richiesta al Comune di Milano, alla Protezione Civile comunale e alla Regione Lombardia, chiedendo l'avvio di un'indagine tecnica su eventuali omissioni nei controlli e nella gestione del verde pubblico, la pubblicazione dei dati relativi agli interventi effettuati e pianificati, e l'attuazione urgente di un piano straordinario per la messa in sicurezza di alberature, sottoservizi e infrastrutture urbane maggiormente esposte al rischio climatico.