Cronaca locale

È scattata la corsa ai farmaci con lo sconto

Una commissione tecnica valuterà le candidate. A settembre pronto un primo elenco

Giovanni Buzzatti

Chi con insistenza, i più con discrezione. In molti, ieri, sono entrati nelle farmacie chiedendo lo sconto. La corsa ai ribassi è iniziata, nonostante siano praticati in pochissime rivendite. Da domani, però, nuove farmacie potrebbero aderire al decreto Storace che propone di applicare uno sconto fino al 20 per cento sui prodotti di «fascia C», quelli senza obbligo di ricetta (dalla garze all’aspirina, dalla tachipirina alle pastiglie per la gola): sono le comunali dell’hinterland.
In città, gli sconti già si fanno in via Forze Armate 212 (almeno il 10 per cento su una trentina di prodotti). Da domani succederà lo stesso alla farmacia Ambreck vicino a piazzale Loreto («10 per cento su tutti i prodotti in questione») e nelle quattro comunali di Corsico (il ribasso, qui, sarà del 20 per cento). La quasi totalità dei farmacisti non ha ancora deciso cosa fare. Le società che controlla le 84 ex comunali sta valutando se e come far partire i ribassi, Federfarma, il sindacato di categoria, si riunirà nei prossimi giorni per decidere la linea. «I prezzi vanno ridotti, ma non si può chiedere un sacrificio solo a noi - ribadisce l’associazione-. Gli sconti, poi, spingono all’acquisto. La gente potrebbe fare scorta e usare male i prodotti. E i bilanci, specie dei piccoli, andrebbero in rosso».
Ma la voce si è diffusa e molti milanesi ieri si sono avvicinati ai banconi chiedendo lo sconto. «C’è anche chi ha reagito in modo maleducato, uscendo dal negozio e imprecando, quando ho spiegato che ancora non lo facevo - si arrabbia il farmacista di corso Genova-. Chiedono lo sconto su tutto, grazie a questo decreto passa l’idea che il medicinale è come un lecca lecca. Sono infuriato, sembra di stare alla Corrida...». Ai farmacisti è capitato di sentirsi chiedere lo sconto anche sul Viagra, prodotto per il quale serve la ricetta. «È vero, c’è confusione - raccontano alla Mazzoleni di corso Buenos Aires -. I ribassi possono esserci solo su alcuni prodotti. Noi per ora non li facciamo. La reazione dei clienti? Tranquilla, per ora».
I farmacisti sono preoccupati. «Se le ex comunali partono con i ribassi - dicono - sarà difficile non seguirle». Succederà anche nell’hinterland, dove le farmacie comunali pubbliche sono pronte ad aderire al decreto. A Bresso, Cusano Milanino e Segrate si deciderà nei prossimi giorni se far scattare i ribassi. A Rozzano, i farmacisti (privati) si riuniranno per trovare una linea comune. «Non ha senso farci la guerra sui prezzi, così i piccoli rischiano di chiudere», spiegano.
La «Barocco» di via delle Forze Armate è stata la prima a partire con gli sconti. «Se sono aumentati i clienti? No - racconta il dottor Fontana con il suo accento meridionale-. I clienti sono quasi tutti anziani, non me la sentivo di negare lo sconto annunciato dal ministro. Sono qui da trent’anni». I ribassi riguardano una trentina di prodotti, dalla garze all’aspirina. «Lavoro soprattutto con le ricette. Sugli altri prodotti, però, qualche ribasso si può fare. Se i clienti mi ringraziano? Non fanno una piega - aggiunge ridendo -. Nessuno è tornato indietro dicendo: “Dotto’, non è che si è sbagliato?”...

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