«La scelta non è da discutere Con l’Ue resta poco tempo»

Roma Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, darete battaglia contro l’innalzamento dell’età pensionabile delle statali?
«La scelta, purtroppo, non è nemmeno da discutere. Se non facessimo quello che ci chiede l’Europa entro un tempo che si sta rapidamente consumando, saremmo costretti a pagare milioni».
Quindi, nulla da discutere?
«No, noi chiederemo che i soldi risparmiati dall’Inpdap siano destinati a fini sociali. Di fare cassa con quelle risorse non se ne parla».
E lei come li utilizzerebbe?
«La cosa che ci interessa di più è indirizzare una parte consistente di quei fondi in un fondo per aiutare le famiglie che hanno una persona non autosufficiente».
Il pubblico impiego che si fa carico di un problema di tutta la società. È un concetto quasi «brunettiano»...
«È chiaro che parte dei fondi deve anche andare a misure sociali che riguardano le dipendenti pubbliche. Penso, per esempio, ad asili nido in alcune amministrazioni».
Siete disponibili a discutere di una riforma delle pensioni private?
«Nessuna idiosincrasia, ma per noi i conti ora sono in ordine. Si potrebbero studiare meccanismi per mantenere il sistema in equilibrio, ma con prospettive di lungo termine. Dieci o venti anni...».
Domani vi presenteranno un Dpef difficile. Lei è ottimista?
«Difficile fare previsioni perché dipendiamo in larga parte dalle esportazioni e da piccole e piccolissime imprese che ora sono in cattive acque».


Quali altre misure servirebbero ?
«Intanto è stato avviato il percorso per la moratoria dei prestiti per le imprese, e mi pare un’idea intelligente. Serve a dare ossigeno alle aziende per sostenere concretamente l’ottimismo e la volontà quando ci sono. E poi riproporrei la detassazione della tredicesima».

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