Cronaca locale

«Scelta del sindaco? Roma insegna»

Tabacci fa l’elogio di Veltroni (e pensa a candidarsi). La Maiolo s’indigna: «Assurdo preferirlo ad Albertini»

«Scelta del sindaco?  Roma insegna»

«Altro che Roma ladrona, la capitale ha un profilo alto che Milano neppure si immagina. Veltroni è un sindaco di grandissima qualità politica». A tessere le lodi del sindaco di Roma non è un fan del centrosinistra ma il responsabile milanese dell’Udc, Bruno Tabacci. E sulle pagine di Repubblica Tabacci si spinge a sostenere che per scegliere il candidato sindaco di Milano bisogna guardare al Campidoglio.
Un ragionamento che non esclude un suo coinvolgimento diretto. «Se si creassero le condizioni non mi tirerei indietro» dice, parlando anche di una lista civica sul modello di quella che voleva fare Formigoni. E naturalmente sulla scia di Walter: «Veltroni non è dentro una logica bipolare: ha annullato l’opposizione, non c’è più il centrodestra a fargliela. È un peccato perché qui le condizioni per il rilancio ci sarebbero tutte».
Parole che fanno indignare Tiziana Maiolo. «Paragonare (o addirittura preferire) il sindaco di Roma Walter Veltroni rispetto a Gabriele Albertini è come apprezzare le bollicine senza aver bevuto lo champagne»: dice l’assessore ai Servizi sociali, «veramente stupita del fatto che un politico navigato come l’onorevole Tabacci possa dire che Veltroni è un buon sindaco solo perché si dedica a distribuire un po’ di perline colorate ai cittadini trattati come buoni selvaggi. Qualche concerto gratis non compensa la mancanza totale di un buon programma, la città sporca (addirittura anche di sterco di cavallo), il traffico infernale e caotico, la disorganizzazione e l’assenza di progettualità in cui versa la città di Roma. C’è bisogno di ricordare ciò che è stato fatto a Milano, la Scala, la Fiera, il depuratore, l’accordo per il lavoro e il welfare milanese invidiato in tutta Europa?». In difesa di Albertini a sorpresa scende anche la Lega. «Con le parole di Tabacci su Veltroni l’Udc è fuori dalla realtà, ma anche dalla maggioranza» commenta Matteo Salvini, capogruppo lumbard a Palazzo Marino ed eurodeputato.
Intanto a sinistra s’avanza la giudice. «Sono molto lusingata che qualcuno pensi che io possa avere le capacità per mettermi al servizio di questa città» dice Livia Pomodoro, presidente del Tribunale dei minori. La Pomodoro non prova neanche a negare che le farebbe piacere essere candidata: «Che domanda...

».

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