Cronaca locale

In scena tutti i vizi dell’italiano medio

«Brignano con la O» in programmazione al Nuovo: due ore di spettacolo in un mare di cifre e codici

Matthias Pfaender

«È arrivato il momento di puntare i piedi e ribadire una volta per tutte che mi chiamo Brignano, non Brignani. Questa sorta di pluralità che tanti appiccicano automaticamente al mio cognome mi sta scomoda». Così Enrico Brignano ha presentato lo spirito alla base del suo ultimo spettacolo teatrale Brignano con la O, una commedia musicale scritta insiema a Mario Scaletta e Augusto Fornari, in programmazione al Teatro Nuovo.
«Brignano con la O prende spunto - spiega l'attore - dallo smarrimento dell'uomo di oggi, costretto a navigare a vista in un mare che gli è sempre più estraneo, ma che deve far finta di conoscere. Eccolo allora fare surf su onde elettromagnetiche che lo portano sempre più distante dalla riva». Ed il moderno naufrago Brignano si barcamena per quasi due ore in un mare di dubbi, «sotto un diluvio di cifre, bande magnetiche, codici a barre e tutti quei simboli della massificazione moderna».
Nell’one-man show l'attore fa del palcoscenico la sua casa, introducendo il pubblico nell'intimità della sua vita privata: un'inesauribile fonte d'ispirazione per gag, situazioni comiche e una pungente canzonatura dei vizi dell'italiano medio.
Punto culminante dello spettacolo è l'entrata in scena di Brignan"A", la parte più profonda e delicata della personalità dell'attore, interpretata da Simona Samarelli. I personaggi, facce opposte della stessa medaglia, ricreano quindi uno spettacolo nello spettacolo. Con tanto di abiti di scena e scenografia improvvisata, i due si cimentano prima in una paradossale rivisitazione della tragedia vissuta da Romeo e Giulietta, attraverso la quale lei vuole far capire a Enrico cosa si prova a soffrire per amore, per poi inscenare un primo appuntamento in cui Brignano, imbattendosi inaspettatamente nella profonda sensibilità della donna, riesce infine a liberarsi dei legacci che lo intrappolano e ad esprimere tutta la sua personalità emotiva. Grazie alla scoperta della sua parte femminile, il protagonista troverà una nuova e sottile sfumatura della sua stessa identità, che appagherà il suo forte bisogno di sentirsi umanamente unico.
Insieme a loro sul palco si esibirà un corpo di ballo di dieci elementi, guidato da Stefano Vagnoli, già coreografo di Brignano in passato, che interpreta le musiche firmate da Germano Mazzocchetti.

Dirige l'orchestra presente in scena Giandomenico Anellino.

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