Schiaffo al Pd dai vendoliani: «Noi ci saremo con il simbolo»

Nuovo schiaffo al Pd milanese. Arriva da Sinistra e Libertà, il partito di Nichi Vendola e - a Milano - il partito più vicino al candidato sindaco Giuliano Pisapia, che proprio dal governatore pugliese si è fatto sponsorizzare in un partecipatissimo incontro a ridosso delle primarie che ha dato il colpo di grazia al democratico Stefano Boeri.
L’ennesimo colpo al Pd arriva sulle liste. I democratici, terrorizzati dalla prospettiva che l’effetto candidato possa far crollare il loro risultato elettorale, hanno pensato di annacquare voti e percentuali in un unico calderone, una lista unica a sostegno dell’anti-Moratti che mascherasse in qualche modo il probabilissimo fallimento. «La mia opzione preferita - ha detto solo due giorni fa il capogruppo comunale Pierfrancesco Majorino - è decisamente quella di costruire una lista unitaria a sostegno di Pisapia frutto dell’incontro tra partiti e società civile di un nuovo centrosinistra milanese».
Ma alla proposta targata Pd, Sinistra, Ecologia e Libertà risponde picche: «La nostra lista ci sarà», dicono i vendoliani. «Nella generale confusione - ha detto ieri Daniele Farina, portavoce cittadino di Sel - pensiamo utile esprimervi un punto di vista già reso pubblico all’indomani delle primarie. Sinistra Ecologia Libertà presenterà una propria lista. Sarà aperta, addirittura un veicolo di società verso la rappresentanza, poiché il distacco di importanti settori sociali dalla politica e dai partiti è evidente e crescente. Dunque ci saremo senza essere chiusi o identitari e senza mimetismi, senza considerare le associazioni e le singole persone come figlie di un dio minore, è per noi tentativo di colmare quel vuoto. Una lista seme a disposizione della pianta dell’alternativa».
La proposta di Sel è semmai un’ulteriore insidia per il Pd: Onida, Sacerdoti e Boeri formino una «lista dei sindaci», «fatta delle tante competenze, impegni, generosità di cui è ricca Milano e che non hanno una compiuta rappresentanza e protagonismo».

«Crediamo che proprio voi tre - scrive loro Farina - siete quelli che in questa direzione possono dare il maggior contributo, sanando anche, in via definitiva, quelle sottili abrasioni che ogni campagna di voto primario si porta inevitabilmente seco».