«Ho avuto lonore di conoscere Umberto Veronesi e so bene quale straordinaria personalità è. Se fosse disponibile a mettersi al servizio della città sarebbe una grande opportunità». Lelogio arriva da Massimo DAlema. Ma il presidente dei Ds allarga subito le braccia per spiegare che la sua opinione non basta a convincere i riottosi politici della sinistra milanese: «Non scelgo io il sindaco. Sono l'ultimo che può parlare perché è una scelta che riguarda Milano». Il fatto è che le barricate ideologiche contro loncologo sono dure da tirare giù. E lo dimostra una nuova bordata di Rifondazione comunista, che prende di mira Veronesi e i Ds, in particolare il segretario cittadino, Pierfrancesco Majorino, colpevole di aver caldeggiato la candidatura Veronesi.
A parlare è Luigi Tranquillino, responsabile per le politiche sanitarie del partito: «Abbiamo sbagliato a batterci contro le politiche di centrodestra? Se è così, qualcuno ce lo dica. Altrimenti la si smetta di proporre il professore». Quindi la critica: «autolesionista è Majorino e tutti quelli che appoggiano la candidatura di Veronesi».«Schiaffo» del Prc a Veronesi
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