Termovalorizzatori e droni. La transizione ecologica di Acea

Le proposte del Gruppo presentate alla Fiera di Rimini tra servizi innovativi, efficienza energetica e digitalizzazione

Termovalorizzatori e droni. La transizione ecologica di Acea
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All’Ecomondo 2025 di Rimini, non si è parlato solo di rifiuti ma di risorse. O meglio, di quella sostenibilità che trasforma ciò che era “scarto” in valore, e che coniuga innovazione tecnologica e responsabilità industriale. In questo scenario, Acea si presenta come uno dei protagonisti della transizione ecologica italiana, ed ha portato in fiera le sue proposte fatte di impianti innovativi e intelligenza artificiale.
Il Gruppo ha accolto i visitatori in uno stand di 200 metri quadrati trasformato in un laboratorio del futuro, dove si poteva toccare con mano la visione di un’economia circolare fondata su innovazione, efficienza energetica e digitalizzazione. «Per Acea la partecipazione a Ecomondo ha rappresentato un momento importante di confronto e di condivisione sui temi della sostenibilità e dell’innovazione che sono alla base del nostro impegno quotidiano», ha spiegato l’Amministratore Delegato Fabrizio Palermo, sottolineando come la strategia del Gruppo punti su «un uso consapevole delle risorse, la digitalizzazione dei processi e sulla diffusione di nuove tecnologie come la robotica e l’intelligenza artificiale».
Il simbolo più evidente di questa trasformazione è il termovalorizzatore di Santa Palomba, destinato a diventare l’impianto più all’avanguardia d’Europa. Realizzato dalla società RenewRome, rappresenta — come ha ricordato la Presidente Barbara Marinali durante il panel dedicato al «ruolo dell’impiantistica e dell’innovazione tecnologica per lo sviluppo industriale del settore» — «un atto di coraggio, una vera rivoluzione per Roma e un passo decisivo verso un sistema moderno e sostenibile». Un progetto che segna il passaggio «dal concetto di rifiuto a quello di risorsa verso un nuovo modello di gestione dei rifiuti fondato su innovazione, competenze e responsabilità» e che, nelle parole della Presidente, «pone al centro la collaborazione tra istituzioni, aziende e territori». La Presidente ha inoltre sottolineato «l'importanza di investire in competenze manageriali e tecnologiche per affrontare le sfide della transizione ecologica, superando la frammentazione del settore e garantendo servizi di qualità ed efficienza per tutti i cittadini».
Il parco delle risorse circolari di Santa Palomba non è soltanto un’infrastruttura che darà un contributo fondamentale per chiudere il ciclo dei rifiuti della Capitale, ma un manifesto di modernità industriale. Tutto questo è stato mostrato attraverso un video immersivo e grazie ai visori 3D del progetto Acea Virtual Tour, che hanno consentito ai visitatori di esplorare gli impianti del Gruppo dedicati al riciclo, alla rigenerazione delle plastiche e alla produzione di energia dagli scarti. L’obiettivo è stato duplice: mostrare come funziona la tecnologia e diffondere cultura ambientale e trasparenza.
Ma la rivoluzione non si è fermata a terra. Ha preso il volo con i droni per il monitoraggio aereo dei siti industriali, i sistemi di intelligenza artificiale per il riconoscimento dei rifiuti e i modelli di manutenzione predittiva raccontano un approccio che fonde industria e digitalizzazione, sicurezza e sostenibilità. Un modo di “guardare dall’alto” ai processi produttivi per renderli più efficienti, meno energivori e più intelligenti.
Non solo. Altri fronti, altre sfide.
«a.Quantum» ha presentato anche a.Quantum Hospital Services, la nuova realtà dedicata alla trasformazione sostenibile delle strutture sanitarie.

Il progetto supporta gli ospedali nella transizione verso modelli di Green Hospital, integrando interventi di efficientamento energetico, gestione intelligente dei rifiuti sanitari, mobilità elettrica e ottimizzazione del ciclo idrico con tecnologie IoT e intelligenza artificiale.

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