Scioperi e operai al lavoro in mutande. È la stagione "calda" della protesta

Domani il bollino passa da rosso a giallo. Ma dalle strade ai capannoni crescono le difficoltà

Scioperi e operai al lavoro in mutande. È la stagione "calda" della protesta
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Il caldo ha le ore contate, annunciano ottimisti gli esperti dell'Arpa. Bollino rosso ancora oggi, ma da domani l'allerta afa per fortuna si sbiadisce fino a diventare giallo. Ma nel frattempo l'indice di sopportabilità è sceso vertiginosamente e in modo inversamente proporzionale rispetto a quello del calore percepito. Ieri i dipendenti della Emmegi di Cassano d'Adda, che tra l'altro produce scambiatori di calore, hanno scioperato per le condizioni di lavoro nei capannoni, dove (denunciano) si registrano temperature fino "a 36,5 gradi". La Fiom, rincara: "impossibile lavorare in quelle condizioni" ma l'azienda replica che "al massimo si è arrivati a 32 gradi" e di essere quindi in regola. In agitazione anche i lavoratori della Relevi, azienda di Rodigo, nel Mantovano che hanno scioperato lunedì (ma si riservano di farlo anche nei prossimi giorni) per la temperatura nei capannoni che secondo i sindacati, arriva a 38 gradi mentre l'azienda si sarebbe limitata a installare dei semplici ventilatori da casa. Nei giorni scorsi la Regione ha emanato un provvedimento per limitare il lavoro all'aperto nelle ore più calde "ma il problema non riguarda solo i cantieri o l'agricoltura - dicono i sindacati - andrebbe esteso anche in tanti capannoni industriali". E mentre Glovo ha sospeso il "bonus caldo" per i rider che ha scatenato una ondata di polemiche e la Veneranda Fabbrica del Duomo ha allestito un presidio medico sulle Terrazze della Cattedrale in collaborazione con Auxologico dalle 12 alle 17 (dal prossimo lunedì), i sindacalisti della Cisl raccontano di avere visitato recentemente alcuni cantieri lombardi e di avere "assistito a scene paradossali, con operai costretti a lavorare letteralmente in mutande pur di sopravvivere alla calura". "Il caldo è un rischio concreto nei cantieri - spiega Alem Gracic, segretario della Filca Cisl Lombardia - Preoccupa l'aumento degli infortuni causati dal malessere improvviso: perdita di equilibrio, cali di pressione, svenimenti". Ma a soffrire il solleone sono anche i bambini e gli insegnanti degli asili e delle scuole dell'infanzia "con febbri certificate per colpi di calore fino a 40°", spiega Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino.

Dopo 4mile firme dei genitori che hanno acquistato ventilatori e pinguini per migliaia di euro "ed è giusto che il Comune li risarcisca", palazzo marino ha acquistato condizionatori per i centri estivi. "Bene ma non sufficiente - scrive annunciando che oggi presenterà in questo senso una serie di iniziative.

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